“Intervista Post” di FIAIP Palermo, ci parla di Certificato di Stato Legittimo Urbanistico e Catastale e di ipoteca con il Notaio Giovanna Falcone, del Distretto Notarile di Palermo e Termini Imerese.
In merito al “Certificato di Stato Legittimo Urbanistico e Catastale”, strumento facoltativo a richiesta di parte, introdotto con il DL 76/2020, il Notaio Falcone chiarisce che, dal punto di vista urbanistico e catastale, è compito del notaio verificare “se la licenza è stata rilasciata con riguardo a quel determinato immobile; se comprende il piano in cui è ubicato l’appartamento oggetto dell’atto; se le modifiche evidenziate dalla visura catastale sono supportate da regolari provvedimenti urbanistici, domande o concessioni di sanatoria, CILA tardiva”. Quindi esegue un mero controllo documentale. Ma al notaio necessita pure “la perizia di un tecnico che attesti la regolarità urbanistica/catastale dell’immobile oggetto dell’acquisto”, perizia senza la quale in Toscana ed Emilia Romagna i notai non danno corso al rogito. “La relazione – aggiunge – ha un costo aggiuntivo, ma è garanzia della bontà dell’acquisto che integra e rafforza il controllo notarile. In quest’ottica, vari Consigli Notarili, tra cui quello di Palermo, hanno stipulato convenzioni con l’ordine dei geometri al fine di ottenere delle tariffe di favore”.
Sulla cancellazione notarile dell’ipoteca, il Notaio Falcone precisa che “è un diritto reale di garanzia che vincola il bene su cui viene iscritta a favore del creditore per la tutela del proprio credito. Ha durata di 20 anni e, se il debito si estende per un periodo più lungo, si rinnova per altri 20 anni. Quando il debito è estinto, il debitore ha diritto alla sua cancellazione. Prima del 2007, vi provvedeva il notaio autenticando il consenso del creditore. Con la L.40/2007, è la banca, senza alcun costo per il debitore, a trasmettere all’Agenzia del Territorio competente la c.d. comunicazione di avvenuta estinzione del debito, totale o parziale, entro 30 giorni dall’estinzione”. In relazione a ciò, però, solo il ruolo del notaio “garantisce l’immediatezza del risultato senza ulteriore differimento rispetto alla data di acquisto dell’immobile che l’acquirente, con tutto o parte del prezzo pagato, ha liberato dall’ipoteca. I costi notarili, sui 400 euro, gravano in genere sul debitore/venditore, costi assolutamente proporzionati al vantaggio di ottenere l’immediata liberazione dell’immobile dall’ipoteca senza dover attendere i tempi della banca e, nell’eventualità di un ritardo della comunicazione, senza dover correre il rischio di interloquire con ‘entità astratte’ quali ormai sono diventati gli uffici legali delle varie banche”.