La Spagna prevede di abolire i “visti d’oro” che garantiscono la residenza agli acquirenti immobiliari extra-UE. Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez nei giorni scorsi ha affermato che l’abolizione dei “visti d’oro” fa parte della spinta del suo governo per rendere l’alloggio un diritto e non un business speculativo.
Il governo spagnolo ha dichiarato di voler abolire i cosiddetti “visti d’oro” che consentono ai ricchi provenienti da paesi esterni all’Unione Europea di ottenere permessi di residenza per investire più di mezzo milione di euro (dollari) nel settore immobiliare. Il primo ministro socialista Pedro Sanchez ha detto che il suo governo ha allo studio la riforma che potrebbe incidere nel comparto immobiliare. Tutto ciò fa parte della spinta del governo per rendere l’edilizia residenziale “un diritto, non un business speculativo”. Il governo spagnolo ha affermato che circa 10.000 visti di questo tipo sono stati rilasciati da quando la misura è stata promulgata con una legge nel 2013 da un precedente governo a maggioranza del Partito popolare come mezzo per attirare investitori stranieri.
I “visti d’oro” sono attualmente fortemente criticati perché stimolano l’aumento dei prezzi degli immobili e la speculazione nel settore immobiliare. L’impennata dei prezzi delle case è da tempo un grosso problema per molti spagnoli, in particolare nelle principali città del paese. Secondo il quotidiano “El Economista”, questa misura, approvata dal governo del popolare Mariano Rajoy nel 2013, ha fruttato in media 580 milioni di euro all’anno di investimenti ogni anno, il 94 per cento dei quali destinati all’acquisto di case e potrebbe supportare indirettamente ove venisse abolito paesi come Italia, Grecia, Malta e Ungheria dove vi sono modelli fiscali competitivi per gli stranieri extra-Ue.