FIAIP AL MIT: PRIMA IL ‘PIANO CASA ITALIA’, POI IL ‘PIANO CASA EUROPA’

Gian Battista Baccarini (FIAIP):  “Bene il decreto Salva Casa, ora è necessario accelerare sulla riforma del Testo Unico Edilizia e sulla definizione di un Piano Nazionale sulla Casa prima che arrivino imposizioni dall’UE”

Questa mattina si è tenuto presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il quarto incontro del Tavolo di consultazione istituito, oltre un anno fa, dal Ministro Salvini per l’adozione di un Piano Casa e di future iniziative in materia di politiche abitative” nel quale, oltre al Viceministro Edoardo Rixi e al Sottosegretario Stefano Ferrante, erano presenti tra gli altri, i rappresentanti delle principali associazioni di categoria del settore edilizio-immobiliare.

In occasione della riunione sono state illustrate sia le linee applicative interpretative relative al decreto Salva Casa, sia le linee guida per la sperimentazione di modelli innovativi di edilizia residenziale pubblica e di edilizia sociale (anche mediante il ricorso a operazioni di partenariato pubblico-privato), infine, si è avviata la consultazione sulla riforma del Testo Unico in materia edilizia.

“Accogliamo con favore le linee interpretative al decreto Salva Casa illustrate oggi, – dichiara Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale Fiaip – che saranno di ulteriore impulso positivo alla circolazione regolare degli immobili e alla dinamicità virtuosa del mercato immobiliare in costante crescita proprio da quando, a primavera dell’anno scorso, il provvedimento è stato prima annunciato e poi entrato in vigore”. 

“Ora è bene concentrarsi sulla riforma del Testo Unico in materia edilizia e sulla definizione di un Piano Nazionale sulla Casa, assente da oltre 70 anni – conclude il Presidente Fiaip Gian Battista Baccarini –  che dovrà avere una visione strategica con il chiaro obiettivo di incrementare l’offerta di abitazioni, al fine di calmierare fisiologicamente i prezzi e i canoni di locazione favorendo l’accesso alla Casa, sia tramite la previsione di un piano strutturato integrato di edilizia residenziale sia sociale che pubblica, sia tramite l’introduzione di criteri incentivanti per l’iniziativa privata, sia di natura fiscale che tecnica, ma anche prevedendo strumenti giuridici che offrano maggiori tutele e garanzie al proprietario in caso di morosità, favorendo una maggiore disponibilità a porre in locazione le quasi 10 milioni di abitazioni in Italia volutamente lasciate sfitte.”

Roma, 28 gennaio 2025

Fonte: Ufficio Stampa