“L’unico settore anticiclico è quello dell’immobiliare, è quindi necessario favorirne il rilancio mediante nuovi investimenti. L’estensione della cedolare secca a tutte le tipologie contrattuali della locazione farebbe ripartire gli investimenti immobiliari. Inoltre, se si vogliono recuperare parte degli 800.000 posti di lavoro persi nella filiera dal 2011 ad oggi, è necessario alleggerire l’imposizione patrimoniale sugli immobili che oggi grava per 21 miliardi. Un taglio di 10 miliardi permetterebbe il ritorno degli investitori sul mercato del mattone, investitori che oggi hanno spostato i loro interessi in altri Paesi dell’Unione Europea, che hanno messo in atto politiche economiche volte alla crescita. La Spagna, ad esempio, deve negli ultimi anni la propria crescita esponenziale del Pil principalmente all’apporto dato dal settore immobiliare. ”
A dichiararlo, il Presidente Nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini, a latere di un convegno sulla fiscalità immobiliare.
“Le richieste di aumentare ulteriormente la tassazione patrimoniale sugli immobili provenienti da più parti, rappresenterebbero solamente il proseguimento delle politiche applicate dal Governo Monti e proseguite dai Governi successivi, politiche – sottolinea il Presidente Fiaip Gian Battista Baccarini – che hanno impoverito la ricchezza complessiva degli Italiani di 2.000 miliardi”.
Roma, 13 aprile 2019
Fonte: Ufficio Stampa