Mutui, il 58% delle domande “extracomunitarie” viene accettato |
A seguito della crisi dei mutui subprime molte banche hanno adottato criteri più stringenti nell’erogazione dei prestiti. La spinta ai finanziamenti al 100%, concessi agli extracomunitari a tassi convenienti, si è affievolita nel corso del 2007. Il rubinetto rimane tuttavia aperto. Si stima che circa il 58% delle pratiche mutui presentate dagli extracomunitari venga accettata in banca. Basta che siano residenti in Italia da almeno cinque anni e abbiano il nucleo familiare al seguito. Secondo l’Abi il 10% dei circa tre milioni e mezzo di finanziamenti concessi dal sistema del credito per comprare un’abitazione fa capo agli immigrati. In Italia non c’è un problema insolvenze. «Il tasso di default (almeno sei rate scadute e non pagate) nel mercato dei mutui, accesi da italiani e stranieri – rileva Enrico Lodi, direttore di Credit bureau services di Crif – ha registrato un andamento pressoché costant e negli ultimi sei anni e non sembra mostrare concreti segnali di allarme neanche in queste prime battute del 2008». Quanto poi agli stranieri, la domanda di mutui è andata crescendo: la maggiore integrazione sociale e la stabile permanenza in Italia hanno determinato un incremento delle famiglie che hanno requisiti simili alla clientela italiana. Non solo hanno un maggiore accesso al credito ma ottengono importi via via crescenti. Uno studio Nomisma registra un volume di prestiti bancari concessi a famiglie di imprenditori stranieri di 1.590 milioni di euro. Dei 56mila e 700 contratti stipulati, il 27,7% può essere riferito a prestiti legati all’acquisto della casa. Gli extracomunitari si orientano verso il mutuo a tasso fisso. UniCredit fa sapere che la clientela straniera sceglie una durata di 25 anni, un tasso annuo nominale del 6,20% e una rata mensile di 787,9 euro. In Bnl circa l’80% dei clienti extracomunitari ha contratto un mutuo di durata pari o superiore ai 25 anni. Che diventano 30 in IntesaSanpaolo. Per un finanziamento di 120mila euro, ad esempio, il Tan (tasso annuo nominale) è del 6,4% e la rata ammonta a circa 750 euro al mese. Infine Mps punta su un pacchetto che riduce del 50% le spese di istruttoria. Fonte: Il Sole 24 Ore |