«L’approvazione del Codice del Turismo rappresenta una base di partenza nell’ armonizzazione delle leggi delle singole regioni, che da anni si sono impegnate nel creare regole per disciplinare il Settore del Turismo: la FIAIP si è spesa promuovendo anche leggi che prevedono la tutela del consumatore (regione Veneto) e sollecitando la "cedolare secca" che, oggi, in sinergia con il decreto Brambilla potrebbe costituire linfa vitale anche alle esauste casse degli Enti Locali.
Anche alla Regione Sicilia era stata proposta una legge (mai approvata!) che riporta quasi integralmente quanto oggi nel Decreto Brambilla, le cui ricadute sul settore turistico del mercato immobiliare sono notevoli, in quanto le nuove disposizioni recitano che le "case-vacanza" (sempre più richieste dai turisti non solo italiani) potranno essere gestite anche dalle agenzie immobiliari, rendendo più trasparente la locazione turistica, offrendo maggiori garanzie professionali ai titolari degli immobili che intendono affidare la gestione a terzi e al cliente finale (il "turista") che si trova, a sua volta, garantito rispetto a standard qualitativi.
Le prospettive del Settore Turistico in Sicilia trovano quindi il loro "antefatto", per così dire, nel Decreto Brambilla e il nostro Governo Regionale ora non può più esimersi dall’ avviare un piano di sviluppo e rilancio e, quindi, non può ritardare in alcun modo il recepimento del decreto e la sua contestualizzazione: l’offerta turistica rappresenta, per la Sicilia, la base dell’economia regionale».