In allegato il trafiletto su L’Eco di Bergamo del 12/09/07, dedicato al futuro trasferimento di una prima tranche di funzioni catastali dall’Agenzia del Territorio al Comune di Bergamo. Viene confermata la possibilità (già anticipata dai docenti del corso di Urbanistica organizzato dal Servizio formazione permanente Fiaip Bergamo) che i Comuni incrocino i dati catastali con quelli edilizio – urbanistici, per intensificare i controlli contro l’abusivismo. Per completezza incollo anche il pezzo dedicato all’argomento dall’ultimo numero di Newspages.
Riforma degli estimi non prima del 2010
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Faremo la riforma degli estimi perché deve essere fatta.
Un sistema come quello attuale non garantisce né equità né uguale trattamento ai cittadini; ma la riforma partirà una volta che sarà a regime la devoluzione della gestione del catasto ai Comuni e dunque non prima del 2010». Per il sottosegretario all’Economia Alfiero Grandi, «si tratta di avvicinare le stime catastali alla realtà prendendo come base di calcolo non i vani ma i metri quadrati e creando un sistema di valutazione attraverso parametri che si avvicinano a quello che era l’equo canone. E si tratta di un’operazione da fare – aggiunge Grandi – in pieno accordo con le amministrazioni locali, dopo aver sentito le parti sociali e partendo da una proposta dell’agenzia del Territorio che potrebbe essere pronta entro un anno dopo il varo della legge delega». Per le amministrazioni comunali si tratta di una nuova sfida, proprio nel momento in cui i Consigli si trovano alle prese con la decisione (da prendere in prima battuta entro il 3 ottobre oppure entro il 15 luglio 2009) se gestire (e in che misura) o meno le funzioni catastali. Fonte: Il sole 24 Ore |