In occasione del webinar “L’Intelligenza Artificiale nel settore immobiliare. Nuove prospettive e strumenti per un futuro più competitivo” organizzato da FIAIP DONNA in collaborazione con Promo PA Fondazione, il fondatore di Revaluto.it Matteo Rossetto ha spiegato quanto, per gli agenti immobiliari, l’AI rappresenti uno strumento essenziale per aumentare la competitività, velocizzare i processi decisionali e risparmiare tempo prezioso, specialmente per le agenti immobiliari donne. Lo abbiamo intervistato per conoscere le potenzialità offerte dall’AI per migliorare l’efficienza, ottimizzare i processi di vendita e rimanere al passo con le innovazioni tecnologiche.
In che modo l’AI può essere di supporto nel settore immobiliare?
L’intelligenza artificiale può migliorare molti aspetti del settore immobiliare. Nello specifico, può aiutare gli agenti immobiliari a identificare tendenze di mercato, fornire stime sempre più accurate del valore degli immobili e ottimizzare le strategie di marketing. Inoltre, può automatizzare processi ripetitivi come la gestione delle richieste dei clienti e accelerare la compravendita di immobili, siano essi nuovi o da riqualificare.
Il gran valore aggiunto è quello di semplificare la burocrazia e operatività, al fine di recuperare tempo prezioso. Portiamo vari esempi anche nella nostra società (www.k-investment.com) di come dati e AI possano supportare il settore, uno di queste è proprio Revaluto.
Quali nuovi strumenti/tecnologie ha introdotto? Esistono delle App o dei programmi ad hoc?
L’AI ha introdotto diverse tecnologie, come algoritmi di machine learning per valutare i prezzi degli immobili in tempo reale, chatbot per assistere i clienti 24/7 e soluzioni per la realtà aumentata o virtuale, che permettono di fare tour virtuali degli immobili a distanza. Per citarne alcune:
- Rendering per annunci di immobili da rivalutare (es. revaluto.it) generati 10 volte più velocemente rispetto ai sistemi tradizionali;
- App per marketing (editing video con trascrizione da voce a testo)
- Assistenti via chat o telefonici che possono gestire conversazioni con gli utenti
- Software per estrapolazione di dati e report di mercato o valutazioni immobiliari
- Auto-compilazione di documenti (preliminare di compravendita, incarico di vendita etc)
- Automazione di processi interni (invio di mail automatiche, gestione appuntamenti
automatizzati, assegnazione di attività a diversi team in base alle richieste).
Ci sono molte altre applicazioni in fase di sviluppo e sono sicuro che da qui ad un anno resteremo ancor più stupiti delle funzionalità rese disponibili.
Il fattore umano come si rapporta all’avvento dell’AI?
L’AI non sostituisce il fattore umano, ma lo supporta. Le competenze relazionali, la capacità di negoziazione e l’intuizione degli agenti immobiliari rimangono insostituibili. Tuttavia, l’AI può alleggerire il carico di lavoro, consentendo agli agenti di concentrarsi su attività a maggiore valore aggiunto, come la consulenza ai clienti. In questo modo, il tempo dedicato a compiti operativi diminuisce, mentre cresce l’attenzione verso la personalizzazione dell’esperienza cliente.
Può in qualche modo l’AI semplificare il lavoro delle agenti immobiliari donne, che devono necessariamente conciliare vita privata, lavoro e famiglia?
L’AI può offrire strumenti che semplificano la gestione del tempo e migliorano la produttività. Ad esempio, attraverso sistemi di automazione per la gestione delle pratiche amministrative e la comunicazione con i clienti, le agenti immobiliari possono ridurre il tempo dedicato a compiti ripetitivi. Questo consente una migliore organizzazione del lavoro, lasciando più spazio per conciliare la vita professionale e quella privata. Inoltre, strumenti di AI possono fornire flessibilità lavorativa, facilitando il lavoro da remoto e ottimizzando i tempi di risposta. L’intelligenza artificiale deve essere vista come un “co-pilota” al nostro fianco per semplificarci la vita e farci recuperare più tempo da dedicare a noi stessi e/o alla famiglia.
AI: In Italia a che punto siamo rispetto agli altri Paesi?
In Italia l’adozione dell’AI nel settore immobiliare è in crescita, ma ancora inferiore rispetto ad altri Paesi come gli Stati Uniti o il Regno Unito. Ci sono molte iniziative in corso, sia a livello di startup che di grandi aziende, ma l’infrastruttura tecnologica e l’educazione digitale devono ancora svilupparsi pienamente. Tuttavia, l’interesse è forte e si prevede una rapida accelerazione nell’uso dell’AI, in particolare per migliorare l’efficienza e la trasparenza nel settore.