Il “Fondo impresa femminile” o “Fondo Impresa Donna” di Invitalia, con una dotazione di 440 milioni, è uno dei bandi più attesi fra i finanziamenti per l’imprenditoria femminile 2022.
L’agevolazione concede contributi a fondo perduto dal 50% all’80%, con eccezione per le imprese create da donne in stato di disoccupazione per le quali il contributo può salire al 90%.
I beneficiari del Fondo impresa femminile saranno le imprese che riusciranno a concludere l’istruttoria superando la soglia minima di punteggio quando ci sono ancora risorse disponibili. Non necessariamente queste coincideranno con quelle che hanno presentato le domande per prime, infatti, l’eventuale richiesta di documenti integrativi da parte di Invitalia allunga i tempi dell’istruttoria, mettendo in stand by le richieste. Inoltre, il mancato raggiungimento della soglia minima di punteggio richiesto esclude dal contributo.
Quali i requisiti e le procedure per non farsi trovare impreparate ad accedere al Fondo Impresa Donna?
Le richieste
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura di valutazione con procedimento a sportello. Questo significa che le stesse vengono esaminate alla data di presentazione della richiesta. Per questo è opportuno che le imprese si attivino fin da subito per la predisposizione di quanto necessario per presentare istanza una volta che saranno aperti i termini. Devono prestare la massima attenzione ai documenti che saranno inviati che devono essere chiari ed esaustivi, altrimenti l’istruttoria della pratica verrà bloccata fino al successivo ricevimento delle integrazioni richieste. Le domande di agevolazione dovranno essere compilate esclusivamente in via telematica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione in un’apposita sezione del sito internet www.invitalia.it.
L’apertura dei termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite dal Ministero.
Il progetto e la valutazione
Il procedimento attivato da Invitalia, come gestore, comprende la verifica dei requisiti per l’accesso alle agevolazioni e l’esame di merito. Per questa ragione le domande di agevolazione devono essere accompagnate da un progetto imprenditoriale che viene valutato e deve essere idoneo a fornire informazioni utili a superare la soglia minima utile per essere accolto.
La verifica dei requisiti per l’accesso alle agevolazioni riguarda l’accertamento della sussistenza degli elementi richiesti relativamente alle caratteristiche delle imprese femminili richiedenti e dell’iniziativa oggetto della domanda.
L’esame di merito è basato su diversi criteri di valutazione. Questi vanno dall’ adeguatezza e coerenza delle competenze possedute dai soggetti richiedenti, alla capacità dell’iniziativa di presidiare gli aspetti del processo tecnico-produttivo e organizzativo. Invitalia in fase di istruttoria valuta la potenzialità del mercato di riferimento, il vantaggio competitivo e le relative strategie di marketing. Verifica la sostenibilità tecnico-economica del progetto imprenditoriale, con particola re riferimento all’equilibrio economico-finanziario, nonché alla pertinenza e coerenza del programma di spesa.
La sommatoria dei singoli punteggi determina se il progetto è ammissibile o meno all’agevolazione.
L’esito
In caso di esito positivo del procedimento istruttorio Invitalia ne dà comunicato ai soggetti beneficiari a mezzo Pec. Nel caso in cui la documentazione prodotta non soddisfi i requisiti di accesso o la soglia minima, il gestore invia una comunicazione dei motivi ostativi. L’impresa può ripresentare un nuovo progetto.
Ulteriori aggiornamenti saranno presto disponibili su www.invitalia.it.