Gli investimenti nel settore immobiliare della Cina sono crollati del 9,4 per cento su base annua da gennaio a novembre. Lo indica l’Ufficio nazionale di statistica (Nbs), che nei primi dieci mesi dell’anno segnalava un calo del 9,3 per cento. La sfiducia di acquirenti e investitori e’ testimoniata anche dall’andamento dei prezzi dei nuovi alloggi, che a novembre sono scesi per il quinto mese consecutivo. Complessivamente, gli investimenti in immobilizzazioni sono aumentati del 2,9 per cento su anno nei primi undici mesi del 2023, pur deludendo le aspettative di crescita fissate al 3 per cento.
Gli investimenti del periodo gennaio-novembre sono confluiti soprattutto nell’industria dell’alta tecnologia (+10,5 per cento), nella manifatturiera (+6,3 per cento su anno) e nelle infrastrutture (+5,8 per cento). Considerata la ripresa irregolare registrata dalla Cina dopo la pandemia di Covid-19, molti osservatori hanno paventato un rischio di stagnazione alla fine del decennio.
E’ inoltre ritenuto improbabile che la Cina riesca a mantenere un ritmo di crescita di circa il 5 per cento nel 2024 in mancanza di ulteriori stimoli.