Il caro affitti ed i mutui troppo alti penalizzano i cittadini europei che fanno ancora più fatica a trovare abitazioni. C’è un’emergenza che è già realtà di tutti i giorni, tanto che il Commissario europeo Margrethe Vestager suggerisce di inserirla fin da adesso nell’agenda delle istituzioni europee che verranno.
Oggi, secondo il Commissario Ue uscente Vestager: “non solo le famiglie a basso reddito, ma anche quelle a reddito medio, hanno difficoltà a pagare l’alloggio“. Molti europei non hanno risorse economiche per comprare un’abitazione e a tanti cittadini della Comunità europea è stato negato il prestito bancario per assenza di garanzie sufficienti. Un dato che cresce e che preoccupa la commissaria uscente, che ha invitato tutti gli esecutivi a lavorare su un tema che, per competenze, è più nazionale che europeo.
Il Commissario Ue alla Concorrenza uscente e capo dell’Antitrust comunitario Margrethe Vestager, ha ribadito nei giorni scorsi al Forum sugli Aiuti di Stato come la questione degli alloggi vada inserita nell’agenda delle istituzioni europee che verranno: “Dobbiamo continuare a garantire che i mercati funzionino per le persone e soddisfino i bisogni fondamentali dei cittadini europei”. In tal senso, “un esempio sono gli alloggi a prezzi accessibili“. Trovare casa sta diventando una sfida per tutti, così come permettersela. “La questione è complessa e prevedo che questa sarà una delle sfide del prossimo mandato“, sottolinea Vestager, consapevole di un problema reale, non più ignorabile: “i costi degli affitti e i prezzi delle case quasi ovunque nell’Ue sono aumentati negli ultimi dieci anni“
Eurostat, già ad inizio 2020, rilevava come dal 2017 al 2019 gli affitti fossero aumentati del 21 per cento, mentre il prezzo per un immobile da comprare nel Vecchio Continente é del 19 per cento. Una tendenza che sembra non si sia arrestata in molti Stati membri, sebbene i dati recenti sui valori immobiliari delle case nella zona euro ha registrato nel IV trim 2023 un calo dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre nell’insieme dell’Unione Europea è aumentato dello 0,2%. Nel caso dell’Italia l’Ue rileva come i prezzi sono aumentati dell’1,8% negli ultimi tre mesi dell’anno 2023.