La Consulta Interassociativa Nazionale dell’Intermediazione Immobiliare (FIAIP-FIMAA-ANAMA
Il DDL “Determinazione del valore dell’immobile espropriato” è attualmente all’esame della Commissione Giustizia del Senato. L’emendamento Potenti, in sostanza, vieta agli agenti immobiliari di svolgere qualunque attività di intermediazione sugli immobili oggetto di vendite forzate, a meno che non siano stati espressamente autorizzati dal giudice. Il testo infatti vieta ai mediatori la pubblicazione e la pubblicizzazione in qualsiasi forma degli avvisi relativi alle vendite forzate in mancanza di autorizzazione del giudice e vieta ai mediatori e ad altri soggetti non autorizzati dal giudice, salvo il caso del soggetto espressamente incaricato da una delle parti interessate, di svolgere attività di intermediazione tra gli interessati all’acquisto di immobili oggetto di giudizi di divisione immobiliari, procedure esecutive e procedure concorsuali, e il professionista incaricato dal giudice delle operazioni di vendita.
“La proposta emendativa – dichiarano i Presidenti delle tre associazioni Gian Battista Baccarini (FIAIP), Santino Taverna (FIMAA) e Renato Maffey (ANAMA) – contrasta fortemente con gli obiettivi del provvedimento, che invece punta a rendere più rapide le procedure esecutive immobiliari. Inoltre, l’emendamento limita in modo discriminatorio l’attività dei mediatori e degli agenti immobiliari. Questi ultimi, infatti, con la propria attività contribuiscono a un miglior risultato economico delle vendite forzate, assicurando che un numero più ampio di soggetti partecipino alla gara. La maggior pubblicizzazione, ma anche la maggiore trasparenza della vendita, rappresentano un beneficio sia per il debitore che per i creditori”.
L’emendamento Potenti presenta inoltre un’ulteriore criticità. “Preclude infatti – concludono Baccarini, Taverna e Maffey – anche l’attività di mediazione nei giudizi di divisione immobiliari, salvo esplicita autorizzazione del giudice. Tale modifica, infatti, escluderebbe gli agenti immobiliari a vantaggio delle grandi società. La Consulta Interassociativa Nazionale dell’Intermediazione Immobiliare chiede pertanto al Governo di rivalutare i contenuti di questa proposta di modifica”.
Roma, 11 aprile 2025
Fonte; Ufficio Stampa