Al centro dell’incontro al Ministero i percorsi alternativi di accesso alla professione e la formazione continua obbligatoria degli agenti
Prevedere due percorsi alternativi per accedere alla professione di agente immobiliare, rispetto a quello attualmente in essere che prevede un corso di formazione preparatorio al superamento di un esame presso la CCIAA di competenza, e introdurre la formazione continua obbligatoria per chi già esercita la professione. Sono due delle proposte che hanno avanzato i rappresentanti di FIAIP e FIMAA nel corso dell’incontro che si è svolto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, tra i tecnici del Dicastero e le associazioni di categoria.
Al centro dell’incontro lo schema del decreto attuativo della Legge 57/2001 – raccomandata a più riprese dall’Unione europea – inerente la previsione di percorsi alternativi di accesso alla professione di agente immobiliare, a cui i tecnici del Ministero stanno lavorando.
FIAIP e FIMAA hanno presentato alcune proposte, tra cui la possibilità di accedere alla professione di agente immobiliare effettuando un praticantato di un anno, presso un agente immobiliare iscritto da almeno 5 anni al REA/RI, accessibile solo dopo aver frequentato un corso di formazione di 50 ore con attestato di verifica; oppure completando un percorso universitario triennale specifico. Per entrambe le ipotesi è prevista una prova valutativa finale abilitante, organizzata ogni tre mesi presso la CCIAA.
Le due Associazioni – che hanno condiviso le proprie posizioni in un documento congiunto presentato al Ministero – hanno inoltre sottolineato come sia necessario uniformare tempi e contenuti degli attuali corsi regionali, inserendo tra gli esaminatori almeno due agenti immobiliari con minimo dieci anni di esperienza professionale.
Inoltre, hanno chiesto di introdurre un percorso di formazione continua obbligatoria per tutti gli agenti immobiliari, certificato mediante il conseguimento di crediti formativi maturati con la frequenza a corsi, pari a complessive 60 ore in tre anni con un minimo di 16 ore all’anno, pena la perdita del mantenimento dell’iscrizione al REA e, pertanto, l’inibizione all’attività.
FIAIP e FIMAA, infine, hanno chiesto di consentire, con il superamento dell’attuale esame camerale, l’iscrizione alla sezione d) “agenti in servizi vari” di cui alla Legge 39/1989 in relazione all’abilitazione all’esercizio dell’attività di intermediazione di cessione di quote o azioni societarie relative al trasferimento di immobili e/o aziende.
«Un incontro pragmatico in cui abbiamo posto all’attenzione del dott. Morelli e dei suoi collaboratori proposte percorribili particolarmente sentite da tutta la categoria – dichiarano il Presidente Nazionale FIAIP Gian Battista Baccarini e il Vicepresidente Nazionale Vicario FIMAA Maurizio Pezzetta – e soprattutto orientate ad elevare la qualità professionale sia in ingresso che, tramite l’aggiornamento professionale obbligatorio, durante lo svolgimento alla nostra importante attività, favorendo in tal modo la dinamicità virtuosa del mercato immobiliare a tutela e salvaguardia delle esigenze dei cittadini in uno dei momenti più delicati della propria vita, quale è la ricerca della casa».
Roma, 8 novembre 2023
Fonte: Ufficio Stampa