Recovery Fund, Fiaip: “Per il settore immobiliare serve un piano nazionale strategico”

“Credo che sia importante essere uniti per fare rete, visto che arriveranno diversi miliardi dal Recovery Fund.  Bisogna cercare di canalizzare l’attenzione del legislatore nel mettere in piedi un piano nazionale strategico sull’immobiliare che parta da una riforma organica e strutturale della fiscalità”. E’ questo l’appello lanciato oggi a Milano dal Presidente nazionale Fiaip, Gian Battista Baccarini, che è intervenuto alla  Giornata nazionale della casa, promossa da Scenari Immobiliari e Casa.it.

“Serve una cabina di regia, una collaborazione sinergica tra Governo centrale e territori per attuare una strategia nazionale sulle città – ha spiegato – che possa dare vita a un nuovo modello di sviluppo che sia incentrato sulla riqualificazione urbana, sull’efficientamento energetico, sulla sostenibilità ambientale ma attraverso una politica integrata. Tutto ciò  dovrà essere canalizzato a un interlocutore unico, ci vuole una cabina di regia per fare delle proposte semplici e concrete”.

“E’ molto importante fare politiche non solo abitative ma avere anche di visione strategica, se è vero che nel pre-lockdown c’è  stata una situazione positiva con il sesto anno consecutivo di aumento delle compravendite con +4%, per le locazioni +3% ed é aumentata la cultura dell’efficientamento energetico – ha aggiunto il presidente Fiaip. E’ anche vero, però, che i valori di mercato non erano così positivi in media Questo secondo noi perché é presente  sul mercato un’offerta più alta della domanda per due motivi: una fiscalità ancora troppo alta e complessa e un patrimonio ancora troppo vecchio”.

Fiaip chiede l’estensione del superbonus 110%  al 2023

“Il superbonus 110% è una leva strategica, è una  misura intelligente  – dichiara Baccarini –  perché racchiude tutti gli assi della  ripresa, perché ha una fiscalità di vantaggio, porta dei  benefici in termini di costi e dei benefici all’estero perché si  contribuisce al decoro urbano. Questa misura con i correttivi che andranno posti andrebbe estesa all’intero patrimonio immobiliare  anche non residenziale, andrebbe estesa almeno fino al 2023 e  soprattutto vanno snellite le burocrazie perché si parla di 42  step e 36 documenti dall’inizio della pratica”.

 

Roma, 1 ottobre 2020

Fonte: Ufficio Stampa