La Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali ha presentato, nei giorni scorsi, a tutti gli schieramenti politici e ai parlamentari candidati alle imminenti elezioni politiche, le proposte per lo sviluppo e il rilancio del settore immobiliare unitamente a quelle orientate ad agevolare l’attività degli agenti immobiliari e dei consulenti del credito che vi operano professionalmente.
Tra le varie proposte, la costituzione ex novo di un Ministero della Casa e delle politiche abitative che riassetti e armonizzi le competenze dei ministeri, Mise e Mims, al fine di mettere al centro dell’azione di governo il tema dell’edilizia civile, delle politiche dell’abitare e della conservazione del suolo.
“Il patrimonio immobiliare del nostro Paese è per l’80% di proprietà di circa 25 milioni di famiglie – dichiara Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale Fiaip – ed è proprio la proprietà immobiliare diffusa che ha generato una forte stabilità sociale e che ha garantito e sta garantendo, tramite il suo consistente valore complessivo, il debito pubblico Nazionale, uno dei più alti del mondo.”
“La filiera dell’edilizia privata è la più ampia, tra le varie filiere industriali e ogni milione di euro investiti nell’edilizia privata ne genera almeno sei per l’indotto, – continua Baccarini – riteniamo quindi che sia un grave errore strategico rimandare il governo di questo settore a delle decisioni residuali dei vari Ministeri, senza che vi sia una visione d’insieme del settore “casa” e “politiche abitative”.
“Parlare di Casa e di politiche abitative – prosegue Gian Battista Baccarini – vuol dire parlare di famiglie, persone, giovani, significa parlare di accesso alla locazione e di garantire alle fasce più deboli della società un luogo sicuro in cui vivere, ma significa anche parlare di imprese, investimenti, occupazione, di turismo, di transizione ecologica e digitale immobiliare e di crescita economica quale segmento che incide per oltre un quarto del PIL Nazionale.”
“I mutamenti sociali dovuti all’innovazione tecnologica e all’attuale crisi delle fonti energetiche, – aggiunge Baccarini – oltre che alla necessità di applicare il piano di risparmio energetico Nazionale, ci impone di guardare ad uno sviluppo sostenibile delle nostre città. Il tema delle smart city non può essere affrontato singolarmente ma deve essere parte di un piano Nazionale che veda l’Italia diventare nel prossimo decennio, la Nazione in cui la sostenibilità sia il centro della vita delle nostre città.”
“Per tali ragioni l’idea di istituire un Ministero dedicato armonizzando le funzioni dei Dicasteri Mise e Mims – conclude Baccarini – spinta dall’esigenza di rendere centrale nel dibattito politico, ad oggi assente, e nell’azione di Governo il ruolo dell’edilizia privata e delle politiche abitative orientate a favorire l’accesso alla Casa evitando di assimilare l’edilizia pubblica e le grandi opere a quella privata, quando invece i due settori hanno esigenze e progettualità completamente diverse.”
Fonte: Ufficio Stampa
Roma, 22 settembre 2022