Nella notte tra giovedì e venerdì scorso è stato approvato presso la Commissione Bilancio alla Camera un emendamento al “decreto Aiuti”, a prima firma del deputato veneziano del PD Nicola Pellicani inerente le locazioni brevi ad uso turistico nel capoluogo veneto.
L’emendamento stabilisce che, al fine di favorire l’incremento dell’offerta di alloggi in locazione per uso residenziale di lunga durata, la residenzialità nel centro storico e di tutelare il patrimonio storico-artistico e ambientale della città, il comune di Venezia può individuare, con particolare riguardo al centro storico e alle isole della laguna veneziana, i limiti massimi e i presupposti per la destinazione degli immobili residenziali ad attività di locazione breve, andando, di fatto, a comprimere la libertà dei cittadini proprietari di affittare regolarmente i loro immobili.
“Si tratta di un emendamento liberticida e anticostituzionale che alimenterà la piaga degli affitti in nero – commenta il Presidente Nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini – in quanto si concede indebitamente al Comune la facoltà di limitare il sacrosanto, e in teoria costituzionalmente protetto, diritto del proprietario di decidere liberamente come affittare la propria casa acquistata spesso e volentieri con i risparmi accumulati in anni e anni di sacrifici”.
“Anziché ostacolare un segmento in costante crescita, quello delle locazioni turistiche, che va ad ampliare l’offerta Turistica Italiana a beneficio dell’economia locale e Nazionale, il legislatore – conclude Baccarini – dovrebbe comprendere e analizzare le ragioni che spingono i cittadini a preferire l’affitto per periodi brevi, ovvero una redditività definita medio/alta, un rischio locativo per morosità azzerato e una flessibilità in termini di vendibilità, e, su queste basi, ragionare concretamente su una riforma delle locazioni “ordinarie” regolamentate da una legge che ha oltre 40 anni, rendendole nuovamente attrattive e preferibili, non vincolanti, dai proprietari”.