‘Più opportunità di business per agenti ed agenzie immobiliari in Italia e più trasparenza per chi acquista un’immobile in Italia’.
E’ entrata in vigore da qualche settimana la nuova legge sulla concorrenza che ristabilisce la compatibilità tra mediatore creditizio ed agente immobiliare . Review ha intervistato a riguardo Gian Battista Baccarini, presidente nazionale Fiaip – Federazione italiana agenti immobiliari professionali, che ha illustrato i cambiamenti e cosa rappresenta il provvedimento per il comparto immobiliare e creditizio.
Qual è il vostro giudizio su questo provvedimento?
Il nostro è un giudizio ampiamente positivo, il provvedimento in questione ripristina la compatibilità che è stata in vigore per due anni e che ha permesso ai consulenti del credito e agli agenti immobiliari di instaurare proficue collaborazioni a favore di chi voleva vendere o comprare casa. E’ bene chiarire, infatti, che questa riforma, di cui Fiaip rivendica orgogliosamente la paternità, non introduce la possibilità per i soci o proprietari delle “grandi” società di mediazione del credito di essere anche soci o proprietari di agenzie immobiliari (consentendo, di fatto, di operare contemporaneamente nel settore della mediazione creditizia e in quella immobiliare), essendo tale possibilità già prevista prima della legge, ma ripristina la compatibilità tra l’attività dell’agente immobiliare e il collaboratore o dipendente delle società di mediazione creditizia, già introdotta con la L. 37/2019 tramite il recepimento testuale dell’emendamento Fiaip (e per la quale avevano plaudito anche le altre due associazioni di categoria, Fimaa e Anama), poi, invece, preclusa con l’emendamento voluto da Fimaa con la L. 238/21 su spinta delle Società di mediazione creditizia da essa rappresentate.La cosa interessante è che la legge, che ricordiamo, è stata condivisa trasversalmente da tutte le forze politiche e che è entrata in vigore il 27 agosto, non introduce obblighi né per le agenzie immobiliari né per le società di mediazione creditizia ma offre ad entrambe la straordinaria opportunità di intensificare e rafforzare, incentivando economicamente, la collaborazione sinergica tra gli agenti immobiliari e i consulenti del credito, lasciandoli liberi di costruire il loro livello di collaborazione, favorendo l’intero settore dell’intermediazione, sia immobiliare che del credito, nella massima trasparenza a beneficio del mercato e a tutela del cittadino.
A vostro avviso, quali sono i pro e i contro di questa riforma?
Nei prossimi 5 anni il 50% delle consulenze creditizie saranno effettuate on line da società che lavorano a provvigione zero. Un tasso di crescita spaventoso, che sarebbe aumentato ancor di più se la nostra associazione non fosse scesa in campo per radicare la consulenza creditizia e immobiliare presso gli agenti immobiliari e i collaboratori del credito fisici. In questi ultimi tempi e ancor più in futuro, le società di mediazione creditizia dovranno forzatamente rafforzarsi mediante fusioni o incorporazioni, per stare sul mercato le soglie di fatturato saranno altissime, e come dicevo, queste società punteranno completamente all’on-line demandando ai collaboratori fisici solamente le pratiche più complicate. Grazie alla riforma, gli agenti immobiliari e i collaboratori del credito sono tornati protagonisti. Chiaro che alcuni grandi gruppi della mediazione che hanno già intrapreso, in totale silenzio, la via che vi ho descritto, ci sono rimasti male. Spiace che anche alcune associazioni di categoria abbiano appoggiato questi gruppi, senza comprenderne le future conseguenze negative per la categoria.
Avanzate delle richieste?
Le nostre richieste sono state accolte dalla totalità delle forze politiche che si sono espresse chiaramente, approvando la legge. La nostra richiesta la rivolgiamo a tutte le associazioni interessate, in particolare a quelle in rappresentanza del settore della mediazione, con il fine di creare un tavolo di lavoro che possa vedere lo sviluppo della mediazione immobiliare e creditizia senza l’esclusione dei mediatori fisici, come qualcuno vorrebbe. Alcuni professionisti non hanno ben compreso il disegno (legittimo) di alcune società. Purtroppo, non lo ha compreso nemmeno qualche associazione di categoria, che sta comunicando in maniera distorta, a tratti surreale, circa le finalità e l’impatto di questa riforma infondendo timori e preoccupazioni che non rendono un buon servizio alla categoria.Asserire, seppur indirettamente, che Fiaip, con questa legge, abbia voluto favorito i grandi gruppi imprenditoriali a discapito delle agenzie immobiliari, solitamente meno strutturate, non corrisponde a verità, in quanto la riforma determinerà esattamente il contrario.La finalità è proprio quella di rendere finalmente giustizia ad una situazione sbilanciata a favore dei grossi gruppi imprenditoriali, fino ad oggi, unici detentori della possibilità di offrire servizi multidisciplinari, concentrando di fatto nelle proprie mani, tramite varie società, attività di mediazione immobiliare, creditizia, finanziaria, assicurativa, gestione e amministrazione condominiale, con gravi conseguenze, in termini di competitività del mercato, delle nostre Agenzie, e, ancor peggio, a discapito della salvaguardia dell’interesse generale dei cittadini.Il legislatore ha condiviso nel merito la validità della proposta di Fiaip, proprio perché concretamente orientata alla salvaguardia e all’utilità per la collettività essendo finalizzata ad agevolare l’accesso alla casa e al relativo mutuo per il cliente-consumatore, proprio attraverso il rafforzamento della sinergia collaborativa tra l’agente immobiliare e il collaboratore del credito che, grazie a questa legge, potrà positivamente intensificarsi e concretizzarsi, nella massima trasparenza e all’insegna della legalità, anche tramite un opportuno e incentivante riconoscimento economico eliminando quelle storture e, in generale, quelle situazioni che alimentano abusivismo, illegalità ed evasione fiscale, ad oggi, purtroppo, pesantemente presenti sul mercato.O peggio ancora asserire che con questa riforma la categoria degli agenti immobiliari viene svilita o peggio ancora screditata, è un’altra affermazione che non solo non trova nessun fondamento, ma è surreale, in quanto è esattamente il contrario.
Infatti, grazie a questa legge tutte le Agenzie Immobiliari Italiane potranno, se lo vorranno, dare concreta attuazione alla scelta di erogare un servizio in più all’interno della propria struttura, quello in ambito creditizio correlato alla compravendita (il mutuo), in linea con le moderne esigenze del cittadino, facendo un passo ulteriore verso la multidisciplinarietà, così come raccomandato dall’Europa, attraverso il rafforzamento della collaborazione con i consulenti delle società di mediazione creditizia opportunamente incentivata da un legittimo e trasparente riconoscimento economico, prima incomprensibilmente precluso, con conseguente aumento delle opportunità di lavoro e quindi delle entrate sia per le agenzie immobiliari che per le società di mediazione del credito.Inoltre, la riforma determinerà un grande giovamento per i cittadini che beneficeranno di un potenziamento dell’offerta di servizi da parte delle Agenzie Immobiliari, non con l’idea di vederli concentrati nelle mani di un’unica persona e pertanto non nell’ottica dell’agente immobiliare “tuttofare” ma tramite la valorizzazione di distinte professionalità, a beneficio e tutela del cliente-consumatore il quale potrà usufruirne, se lo vorrà, all’interno di un unico “luogo”, rafforzando la centralità e l’importanza dell’Agenzia Immobiliare “Multidisciplinare” dinanzi al mercato e alla comunità in contrasto con i continui e pericolosi tentativi in atto di disintermediazione.
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