“La nostra idea è che, in realtà, questa riforma il governo la stia portando avanti nonostante il Parlamento il 30 giugno dello scorso anno, in commissioni Finanze riunite di Camera e Senato, abbia espresso chiaramente l’opportunita’ di estrapolare la riforma del catasto dal disegno di delega fiscale, proprio perchè avrebbe comportato un sicuro aumento del carico fiscale”. Così Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale FIAIP, a margine del comitato esecutivo itinerante della Federazione a Palermo.
“Il Governo sta andando avanti perché è l’Europa che ci chiede fortemente di spostare l’asse della tassazione dalle persone alle cose, ovvero agli immobili, – ha aggiunto Baccarini – peccato che dietro agli immobili ci siano i risparmi di milioni di famiglie italiane accumulati in anni di rinunce e sacrifici. Non condividiamo questa impostazione perchè la previsione di due rendite nasconde la volontà di stimolare i Comuni a rimodulare le rendite in aumento determinando un sicuro aggravio del carico fiscale immobiliare già a livelli insostenibili”.
Tra i temi caldi c’è anche quello della transizione ecologica: “L’Italia è molto indietro da questo punto di vista – spiega Baccarini – perché abbiamo l’80% del patrimonio immobiliare che fa parte delle ultime tre classi energetiche, però sta facendo dei passi da gigante ed è tra le prime d’Europa da questo punto di vista. Questo ha portato nel 2021 al raggiungimento di dati molto positivi perché il 30% dei compravenduti nuovi sono di classe A1. C’è stato un +12% degli immobili da ristrutturare, e quindi hanno utilizzato i bonus per riqualificare energicamente gli immobili, e poi c’è stato un +60% degli immobili compravenduti ristrutturati in classe A e B rispetto all’anno precedente. Quindi c’è la consapevolezza che acquistare un immobile meno energivoro comporta dei risparmi, dei benefici, individuali ma anche un decoro urbano e un migliore impatto ambientale”.
Immobiliare in salute, c’è voglia di casa”. Baccarini si è infine soffermato sull’andamento del mercato immobiliare: “Già dal 2021, subito dopo l’effetto pandemico, ha risposto molto bene perchè abbiamo registrato un +34% del numero delle compravendite rispetto al 2020: 750 mila sono le compravendite di tipo residenziale chiuse nel 2021, in più abbiamo un +52% delle compravendita di seconde case rispetto al 2020. Le persone acquistano sempre più casa, c’è tanta voglia di casa, al di là della pandemia e della guerra, sia per viverla al meglio ma anche – ha concluso – come forma di investimento”.
Roma, 11 maggio 2022
Fonte: Ufficio Stampa