Marco Pusceddu (Presidente Fiaip Novara): Rispetto al 2013 incremento del 70%
Nel 2019 il mercato immobiliare della provincia di Novara mostra un incoraggiante segnale di ripresa: il numero di compravendite del comparto residenziale cresce in modo massiccio. Circa il 30% in più di transazioni, rispetto al 2018, è la stima previsionale di chiusura anno.
Pur restando in attesa dei dati ufficiale Omi, si stima di raggiungere le 4.500 compravendite. Lo rivela il Borsino immobiliare di Novara e provincia 2019, condotto dai mediatori immobiliari aderenti a Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) in collaborazione con Fimaa. I dati sono stati illustrati a Novara dal presidente del centro studi Fiaip Mario Condò de Satriano, in occasione del convegno “Etica e business nel settore immobiliare”, che ha visto la partecipazione di Camera di Commercio, Confcommercio, Ance, Api, Piccoli proprietari (Appc) e delle altre categorie professionali, geometri, ingegneri, architetti.
I prezzi sono ancora in generale discesa. Il calo medio su tutto il territorio è di circa il 10%. “Un dato lontano dalle robuste perdite di valore registrate negli anni scorsi”, commenta Marco Pusceddu, Presidente di Fiaip Novara. “Nei comuni più piccoli la flessione delle quotazioni è più marcata rispetto ai centri città come Novara, ma in generale si sconta ancora l’incremento dei valori che si è registrato tra il 2004 e il 2008”, aggiunge. I centri urbani maggiori infatti registrano diminuzioni lievi, tra il -1 e il -3% , più sensibili e a doppia cifra invece le flessioni nei paesi più piccoli.Anche l’andamento delle compravendite varia a seconda delle zone, ma nessuna è in negativo. Rispetto al 2013, quando si registrò il livello più basso di transazioni con 2.355 compravendite, c’è stato un incremento anche del 70%.
“È un ottimo segnale – spiega Pusceddu – ci indica il momento dinamico che vive oggi il mercato, sostenuto anche dalla stabilità dei tassi di interesse per i mutui che senz’altro contribuisce ai volumi delle transazioni”.Nell’area del Basso ovest Ticino, quindi Bellinzago, Cameri, Cerano, Galliate, Romentino, Trecate, l’aumento delle transizioni è evidente. La vivacità delle attività produttive e commerciali ha portato posti di lavoro e si traduce in un maggior interesse sulla casa, sia per la locazione, sia per l’acquisto.Nelle zone turistiche dell’Alto Novarese, (Aronese e Vergante) sono salite le compravendite ad uso investimento. Riprende quota il mercato della seconda casa a uso locativo, grazie ai prezzi competitivi e a rendimenti soddisfacenti. Per esempio un bilocale da 70-80mila euro, se in buono stato, può generare un affitto di 750 euro al mese.
“L’aspettativa per il 2020 è di una leggera attenuazione nel numero di scambi, difficile ripete l’exploit del 2019, ma l’attuale momento di espansione sottolinea la crescita in atto. Una valida spinta a sostegno del mercato è rappresentata dallo sviluppo di progetti di rigenerazione urbana per quegli edifici vecchi e privi di attrattiva commerciale”, conclude il presidente provinciale Fiaip.
Novara, 20 febbraio 2020
Fonte: Ufficio Stampa