“In Emilia Romagna circa un terzo delle intermediazioni immobiliari e’ concluso con l’intervento di un abusivo. Per il consumatore finale questo significa rischiare di essere truffato”. La denuncia arriva da Luciano Passuti, segretario regionale della Fiaip, la federazione degli agenti immobiliari professionali, che da Piacenza a Rimini rappresenta circa 1500 operatori (il 60% del mercato). “Al cliente va dato un solo determinante consiglio: si accerti sempre che si sta affidando a un intermediario iscritto al Ruolo Mediatori istituito presso le Camere di Commercio. Calcoliamo che gli abusivi, in Emilia Romagna, si trovino circa per il 10% all’interno di associazioni di categoria del commercio o dell’industria; per il 12% in associazioni sindacali della proprieta’ immobiliare; per il 35% siano iscritti ad albi e ordini professionali; per il 10% dipendenti di enti pubbblici; per il 18% pensionati e disocccupati; e per il 10% amministratori di condominio e portieri di stabili”.
“Purtroppo l’abusivismo nella professione di agente immobiliare, e dunque il rischio della truffa, potrebbe subire – fa notare – un’impennata se entrasse in vigore una direttiva comunitaria che intende abolirlo e in discussione al Parlamento. Cio’ si tradurrebbe automaticamente nell’abbassamento dei requisiti necessari per accedere alla professione. Ricordo che oggi per esercitarla, tra i diversi requisiti c’e’ anche quello di aver stipulato un’assicurazione a copertura dei rischi professionali e a tutela dei clienti. Assicurazione che l’abusivo ovviamente non ha l’obbligo di stipulare”.
“Altre garanzie che oggi l’agente professionale e non abusivo e’ tenuto a rispettare sono l’aver frequentato un corso di formazione professionale e aver superato l’esame per l’iscrizione al Ruolo. La deregolamentazione – tiene a sottolineare Pasutti – farebbe venire meno anche gli obblighi in materia di antiriciclaggio con tutto cio’ che ne deriva: tenuta dell’apposito registro, consultazioni delle liste antiterrorismo, segnalazioni di operazioni sospette all’unita’ di informazione finanziaria”. “Infine – conclude Passuti – ricordo che in Spagna, dove una tale deregolamentazione e’ stata sperimentata negli anni passati, dal 2000 al 2007 si e’ registrato un incremento delle truffe immobiliari del 45%, e nel 2007 si e’ corsi ai ripari varando una nuova legge per l’accesso alla professione. Insomma, l’acquisto di un bene primario come la casa va assolutamente difeso”.