Si è svolta Venerdì 20 Settembre, nella prestigiosa cornice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, la presentazione della seconda edizione dell’Osservatorio Immobiliare realizzato dal Collegio Fiaip di Piacenza. Pubblicato in formato digitale, per permettere una consultazione più agile ed interattiva a cittadini ed operatori del settore, l’Osservatorio si conferma uno strumento indispensabile per dare certezza e stimolare all’acquisto un mercato che, per rafforzare il cammino di ripresa intrapreso, ha necessità di poter contare su solide fondamenta conoscitive. Condividere dati corretti arricchisce tutti e l’intero settore, hanno convenuto al termine della giornata tutti gli ospiti intervenuti, rendendolo più trasparente, vitale e vicino alle aspettative del Cliente.
Il Presidente di Fiaip Piacenza Fabrizio Floriani, nel corso dei saluti di apertura rivolti al pubblico intervenuto alla presentazione, ha ricordato come il Collegio della sua città si trovi a festeggiare i venticinque anni di attività in un momento critico, per gli operatori ed i consumatori: Floriani non ha mancato tuttavia di invitare ad una visione ottimista, consapevole che nella crisi risiedono grandi opportunità per un riequilibrio del mercato ed un innalzamento della professionalità espressa dalla categoria degli agenti immobiliari. Il consumatore è cambiato, ha aggiunto Floriani, desidera più che mai la consulenza di un professionista che lo sappia assistere e guidare in un mercato complesso, talmente intricato da non poter più prescindere da una consulenza immobiliare di qualità. La crescita professionale si impone quindi come una necessità inderogabile per garantire continuità e sviluppo alla figura dell’agente immobiliare, che deve dotarsi degli strumenti conoscitivi necessari per diventare un professionista della vendita in grado di coordinare le diverse professionalità che intervengono nell’ambito immobiliare, senza sovrapporsi ad esse. Il Presidente di Fiaip Piacenza ha ricordato infine che la Federazione forma ed informa i propri associati, li fa studiare, li aggiorna, insegna loro ad elaborare i dati in modo corretto, a mantenere una mentalità aperta ed a fare collegamenti, mettendoli dunque in grado di creare un valore aggiunto e duraturo che possa andare oltre le difficoltà del momento.
Paolo Righi, presidente nazionale di Fiaip, ha confermato che negli ultimi mesi si sono denotati dei segnali positivi in ambito immobiliare: la domanda è infatti aumentata grazie ai recenti provvedimenti presi dal Governo, volti ad abbassare la pressione fiscale complessiva sull’immobile, e grazie alle banche che hanno ripreso a concedere credito (le erogazioni di mutui sono infatti cresciute, nell’ultimo trimestre, del +3,8%)". "Speriamo – ha aggiunto Righi – che questo trend non sia interrotto dalla caduta del governo o dalla politica che in questo momento deve avere particolare comprensione di ciò che il Paese sta vivendo". Righi ha poi evidenziato come oggi chi acquista casa voglia migliorare la sua condizione abitativa, alimentando un mercato di sostituzione della casa che non deve trascurare le esigenze dei giovani. "Nel piano casa che ha accompagnato l’abolizione dell’IMU – ha detto il Presidente – ci sono buone notizie perché la Cassa Depositi e Prestiti garantirà le banche sui mutui e ci sono 200 milioni di euro a sostegno della locazione. L’aumento sensibile della domanda di appartamenti registrato negli ultimi mesi è la dimostrazione che i provvedimenti fatti finora dal governo Letta stanno avendo il loro effetto. I cittadini hanno voglia di ricominciare ad avere una casa di proprietà e si sentono tranquillizzati dalle azioni per ora messe in campo”.
Ivan Capra, responsabile dell’Osservatorio Immobiliare di Fiaip Piacenza, ha voluto innanzitutto formulare un ringraziamento ai colleghi del Consiglio ed agli associati che hanno partecipato alle rilevazioni, in numero maggiore rispetto all’anno scorso. Un saluto è andato inoltre alle associazioni di categoria che condividono le iniziative della Federazione, alle istituzioni, agli ordini professionali ed i cittadini che hanno dimostrato di condividere i dati presentati nell’edizione passata. Capra ha poi presentato le novità dell’edizione 2013, soffermandosi in primo luogo sul formato digitale, al passo con i tempi e di più facile consultazione, che verrà proposto in abbinamento all’edizione cartacea del 2012 per consentire un’analisi dei dati più completa perché estesa ai trend di mercato. Particolare apprezzamento merita inoltre la volontà espressa dal Consiglio Provinciale di pubblicare i dati sul sito www.piacenza.fiaip.it, una scelta di trasparenza che permetterà aggiornamenti continui garantendo al tempo stesso continuità al lavoro svolto. Tra gli elementi riproposti nell’edizione 2013 spicca la suddivisione in zone, apprezzata soprattutto da tecnici ed organismi istituzionali, che individuano nell’Osservatorio uno strumento operativo che serve a creare omogeneità nei dati. Venendo alle considerazioni di mercato, molto attese dagli organi di stampa presenti, il responsabile della pubblicazione ha affermato che i dati di Piacenza si allineano al mercato nazionale, che registra ancora dei cali per le tipologie più standard, provate da una concorrenza maggiore. Per contro, stile e tecnologie costruttive avanzate intercettano un pubblico più selezionato, mantengono il prezzo e risentono in misura minore degli effetti della crisi: il nuovo è più affascinante all’occhio del Cliente, ha aggiunto Ivan Capra, grazie ad innovazione, risparmio energetico e tecnologie. Ulteriore fattore di diversificazione nell’offerta commerciale piacentina è rappresentato dalle distanze con i principali servizi, che hanno favorito il ritorno al centro della città a discapito della provincia, vivibile ma meno comoda. La sensazione che si ricava da un’analisi approfondita di quanto rilevato è quella che si sia arrivati alla fine della parabola discendente, con un decremento nel numero di vendite molto alto e prezzi che non sembrano avere più margine per diminuire ulteriormente: la stessa situazione è riscontrabile anche sul mercato delle locazioni, sceso ai minimi degli ultimi dieci anni a causa della grande quantità di soluzioni nuove immesse sul mercato.
Paolo Rizzi, direttore del LEL, Laboratorio Economia Locale dell’Università Cattolica, ha incentrato il suo intervento sul tema della fiducia. Oggi non possiamo più permetterci una competizione antagonista, ha spiegato il dott. Rizzi, ma dobbiamo competere insieme, in un sistema di regole certe, per imparare reciprocamente e rafforzare il sistema recuperando la fiducia dei giovani. Segnali positivi vengono dall’estero, con l’Inghilterra ed il Nord Europa che hanno ripreso a crescere: in Italia gli Eco Bonus sono utili incentivi al recupero del patrimonio edilizio, una pratica ancora non sviluppata in modo sufficientemente organico che Fiaip aveva richiamato già all’interno del Manifesto per il Rilancio del Settore Immobiliare presentato a Roma all’inizio dell’anno: importantissimo appare inoltre il ruolo della Cassa Depositi e Prestiti, secondo Rizzi, coinvolta nel prossimo piano industriale che prevede un plafond per le banche finalizzato all’erogazione di prestiti ed in grado di promuovere un totale di circa 44.000 nuove compravendite. Nel piano Destinazione Italia ci sono misure importanti per rilanciare il turismo e gli investimenti esteri, ha concluso Rizzi, così come per le locazioni ad uso non abitativo: ben venga allora il riconoscimento dell’attività di intermediazione come professione intellettuale, perché chiara appare la necessità di una gestione sempre più professionale del patrimonio immobiliare italiano nell’ambito di una realtà associativa, come quella autorevolmente rappresentata da Fiaip, che garantisca agli associati ed ai cittadini gli strumenti tecnologici e culturali per una cooperazione davvero efficace.
Il Geometra Matteo Raffi, presidente dell’ANCE di Piacenza, ha voluto esaltare l’importanza della collaborazione tra costruttori e Pubblica Amministrazione per realizzare un’ambiziosa opera di riqualificazione urbana, partendo dalle scuole della città che diventeranno centri didattici e ricreativi. Il piano si estenderà in un secondo momento a zone intere di Piacenza, sfruttando un effetto volano che possa agevolare, tra le altre cose, la creazione di un collegamento veloce con Milano in grado di portare introiti ed interessi maggiori: per questo si impone un ripensamento coerente delle strutture, che dovrà avvenire riorganizzando i mezzi di trasporto e favorendo la crescita. “Dobbiamo tenere duro e favorire le associazioni tra imprese, tra agenti immobiliari e tra agenzie”, ha affermato il Presidente Raffi, “ adeguando i metodi di lavoro alle esigenze del Cliente moderno”.
L’Ing. Giuseppe Parenti, Presidente della Camera di Commercio di Piacenza, ha ribadito la necessità di valorizzare e diffondere una cultura della permuta, attraverso un progetto di legge atto a riconoscere e tutelare giuridicamente questo istituto. Agevolando la permuta tra privato ed impresa, eliminando per cinque anni IMU ed imposta di registro, incentivando in base alla classe energetica certificata e premiando la ristrutturazione si metterebbero in moto una serie di processi virtuosi, ha suggerito Parenti, che soddisferebbero allo stesso modo le esigenze delle persone ("perché le case vecchie non le vuole nessuno") e quelle del mercato (favorendo la circolazione dei beni secondo un principio condiviso a livello europeo). Tra le iniziative allo studio della Camera di Commercio rientra la creazione di un Comitato per la Permuta che possa generare un movimento di opinione e favorire lo sviluppo economico, combattendo quel PIL con segno negativo che oggi accomuna solo cinque Paesi al mondo. “Creare posti di lavoro aumenta la probabilità di vendere case perché ci sono stipendi e tranquillità, progettualità e voglia di guardare al futuro”, secondo le parole del Presidente Parenti, “con la permuta diamo lavoro ad imprese e artigiani, e risaniamo il patrimonio edilizio a costo zero per lo Stato”.
L’Avv. Sforza Fogliani, presidente nazionale di Confedilizia, ha sottolineato innanzitutto come la tassazione immobiliare prima delle misure adottate dagli ultimi governi fosse in linea con quella dei Paesi OCSE, più vicini a noi. La fiscalità intollerabile che oggi incide sulle tasche dei contribuenti ha invece ucciso l’investimento immobiliare (“l’immobiliare non può essere considerato il Bancomat dello Stato e del Fisco, dice Sforza Fogliani citando un’espressione di Paolo Righi), resa ancora più odiosa dalla scelta di incidere sul patrimonio invece che sul reddito effettivamente prodotto dal bene. Per il presidente di Confedilizia la gestione degli immobili rimane troppo costosa, anche a causa della continua introduzione di nuovi adempimenti normativi (dal risparmio energetico applicabile all’esistente al Libretto Casa, in adempimento di una legge regionale che sarà impugnata dal Consiglio dei Ministri) che determina una situazione – anche psicologica – molto sfavorevole incapace di dare alcun impulso al mercato immobiliare. Al governo attuale va riconosciuto il merito di aver favorito, con l’introduzione di alcuni provvedimenti, una cauta inversione di tendenza: Sforza Fogliani ha citato ad esempio l’interessante redditività sugli affitti, che si attesta attorno al 6% grazie alla disciplina prevista dalla nuova cedolare secca. La speranza è quella che si possa procedere sulla strada della liberalizzazione, con il Decreto del Fare 2, agevolando ad esempio l’affitto o la vendita di capannoni non locati sulla base del prinicipio di buon senso che al potenziale inquilino commerciale debba essere possibile praticare condizioni più libere ed adatte al mercato, alla situazione economica disagiata, vincolandolo per tempi più brevi ed offrendo a chi fa impresa canoni più ragionevoli. Sforza Fogliani ha poi espresso apprezzamento per l’abolizione dell’Imu e la sua sostituzione con la Service Tax, provvedimento che si baserà sul beneficio che i proprietari riceveranno dagli immobili e da tutti i loro occupanti, valorizzando la componente dinamica della proprietà. Il Presidente ha dedicato la parte finale del suo intervento all’introduzione del nuovo Catasto, in base al quale ogni unità immobiliare sarà dotata di un valore e di una rendita, quindi originariamente di entrambe le componenti senza il ricorso ai coefficienti elementari in utilizzo oggi. I due indici saranno costruiti con algoritmi che Fiaip e Confedilizia hanno chiesto a gran voce di poter conoscere, al fine di valutare il procedimento di calcolo e gli elementi sui quali esso si fonderà. La conoscenza degli algoritmi permetterà infine di impugnare le rendite nel merito, ha concluso con evidente soddisfazione Sforza Fogliani, senza che la tutela del Cittadino sia limitata ai soli motivi di legittimità.
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