Come va il mercato immobiliare in Friuli Venezia Giulia e qual sono gli effetti della pandemia sui prezzi del mattone? Ne parla Leonardo Piccoli, presidente regionale della Fiaip Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali su Il Pais.
Nonostante i quasi due mesi di rallentamento dovuto allo stop delle nostre attività e la crisi economica scatenata dall’emergenza sanitaria, i prezzi del mattone non scendono. ll mercato del mattone, solo per ora, pare essere immune dalla crisi economica scatenata dal coronavirus. Da marzo ad oggi le prospettive dell’economia sono peggiorate radicalmente, parecchie aziende sono in crisi e soltanto gli interventi dello Stato hanno sinora impedito la perdita di milioni di posti di lavoro. Eppure i prezzi del mattone non scendono. Anzi, ci sono casi di aumenti importanti a doppia cifra, come ad esempio in Germania.
Esiste una spiegazione per la straordinaria tenuta del mercato immobiliare. Il mattone regge su tre fondamenti.Il primo sono le politiche monetarie con cui le banche centrali stanno sostenendo le economie devastate dalla crisi.I tassi d’interesse sono tornati ai livelli minimi dello scorso autunno rendendo sempre più economico indebitarsi per comprare casa. Un mutuo oggi a tasso fisso della durata di 25 anni lo si può contrattualizzare ad un tasso finito di circa l’1%, ciò significa ad esempio che su un importo mutuato di € 150.000,00 la rata mensile risulta essere di circa € 560,00, tanto quanto un canone di affitto medio.
C’è poi un pilastro cosiddetto “sociale”. Costrette a rimanere in casa durante il confinamento domestico le persone si sono interrogate sugli spazi in cui risiedono e spesso si sono guadate attorno per cercare potenziali migliori alternative. Per chi lavora da casa, magari in aziende che hanno deciso di fare un uso prolungato del lavoro agile anche dopo l’emergenza, è diventato fondamentale trovare spazi nuovi adatti non solo a viverci ma anche a lavorarci.E’ aumentata la superficie media richiesta siamo passati dai 90 mq. ai 120 mq. con spazi più vivibili per lavorare in autonomia o in smart working. Interessante poi come il raggio territoriale delle richieste si sia ampliato considerando zone fino a poco tempo fa meno richieste: aree semi centrali e prima cintura. Trainate poi dal Decreto Rilancio ed in particolare dei Superbonus, sono aumentate le richieste per abitazioni anche da ristrutturare e riqualificare energeticamente, con detrazione del 110 per cento.
La terza ragione della tenuta del mercato immobiliare sta nelle misure di sostegno ai redditi delle famiglie che i governi hanno introdotto dappertutto, evitando così che la crisi travolgesse tutti e contenendo il rischio di insolvenze sui mutui, sfratti e tutto ciò che è inerente alla crisi abitativa. La domanda generale di casa è cresciuta del 15 per cento (dati del centro studi Fiaip) rispetto al periodo anteriore alle chiusure dei mesi di marzo ed aprile. I corregionali hanno probabilmente intuito che per i prossimi anni le vacanze o i semplici fine settimana saranno costretti a trascorrerli nelle vicinanze e questo ha incentivato l’aumento dell’acquisto delle seconde case di vacanza (montagna-mare), comunque entro i 100 chilometri dalla residenza principale.
Roma, 12 novembre 2020
Fonte: Uffico Stampa