Immobiliare: In Toscana quotazioni 2020 stabili

Quotazioni immobiliari stabili in Toscana nel 2020, e compravendite in calo soltanto per via dell’interruzione delle attivita’ dovuta al lockdown di marzo e aprile: questo il quadro disegnato dall’Osservatorio immobiliare regionale elaborato dalla Fiaip Toscana, e presentato oggi in Regione Toscana.

“Il mercato ha retto – ha spiegato Simone Beni, presidente Fiaip Toscana – perche’ i numeri delle compravendite nel 2020 hanno si’ una flessione di circa l’8-10%, ma la flessione deriva dal fatto che per due mesi siamo stati tutti costretti a casa, e quindi abbiamo avuto due mesi in meno di tempo per vendere le case. Nei restanti 10 mesi il numero di compravendite e’ rimasto quello dell’anno precedente, anzi, forse anche in qualche misura superiore. Dal punto di vista del prezzo di vendita, i valori che noi riscontriamo 2020 sono in linea con gli anni precedenti, perche’ di fatto chi ha comprato casa ha trovato un’ottima offerta, ha trovato immobili con la facilita’ di acquistarli grazie a prestiti a tassi molto bassi”. Inoltre “poi siamo arrivati nei primi mesi del 2021 a mantenere questo trend di costante numero di compravendite, e ad avere prezzi che in alcuni casi hanno avuto un lieve incremento, soprattutto quando si parla di immobili che hanno quasi tutte le caratteristiche ricercate: immobili che hanno un giardino, un bel terrazzo, un garage, una stanza in piu'”.

Secondo il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani “i dati elaborati indicano un mercato vivo e questo, nonostante il periodo di lockdown dell’anno scorso, asseconda le stime di Irpet riguardo alla crescita del Pil che parlano di un +6% per la Toscana, maggiore rispetto al dato medio previsto a livello nazionale”.

Il mercato immobiliare in Toscana, infatti, è stato fortemente influenzato  dai provvedimenti governativi che hanno ridotto la mobilità delle persone  e reso particolarmente diffuso lo smart working. Conseguentemente la  domanda è cambiata e adesso si cercano sempre più abitazioni con determinate caratteristiche importanti per una migliore qualità della vita,  come la presenza di una stanza da utilizzare per l’attività lavorativa e di un  terrazzo o un giardino per godersi al meglio gli spazi all’aperto.

Nel dettaglio, i valori di mercato al metro quadro elaborati da FIAIP Toscana si riferiscono alla destinazione abitativa nel suo complesso, ovvero  abitazioni nuove o ristrutturate, in buono stato manutentivo e da ristrutturate. Queste le rilevazioni stilate da FIAIP Toscana, suddivise provincia per provincia.

LIVORNO
A Livorno i prezzi variano molto a seconda delle aree di riferimento: nella  zona affacciata sul litorale si registrano le quotazioni massime, da un  minimo di 2.300 ad un massimo di 2.400 euro al metro quadro. Cifre che  diminuiscono gradualmente spostandosi nella zona residenziale centrale  (da 1.250 fino a 1.340 euro al metro quadro) e nelle aree del centro storico  della città (dai 1.030 ai 1.160 euro al metro quadro).
Nei comuni di Rosignano, Cecina e Bibbona il range di riferimento mostra  quotazioni superiori: nel primo caso da un minimo di 1.500 ad un massimo  di 1.700, nel secondo caso da 1.500 a 2.000 e nell’ultimo da 1.900 a 2.000  euro al metro quadro.

PISA
Nel centro storico si va da un minimo di 2.700 euro al metro quadro ad un  massimo di 3.300 euro. Cifre che diminuiscono spostandosi nelle aree  limitrofe al centro (dai 2.200 ai 2.600 euro al metro quadro) e in periferia  (da 1.900 fino a 2.300 euro al metro quadro).
Le quotazioni si abbassano ulteriormente in località come Volterra e la Valdera dove le valutazioni medie per immobili residenziali non di lusso hanno un valore minimo di 1.500 e un valore massimo di 1.800. In controtendenza la valutazione degli immobili sul litorale pisano dove i prezzi medi si allineano a quelli del centro storico del capoluogo.

MASSA CARRARA
Nel centro storico si va da un minimo di 2.300 euro al metro quadro ad un massimo di 2.800 euro. Cifre che diminuiscono sensibilmente spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 1.800 ai 2.200 euro al metro quadro) e in periferia (da 1.400 fino a 1.700 euro al metro quadro). Per quanto riguarda Carrara invece i valori per il centro città si confermano più bassi, oscillando da un minimo di 1.300 ad un massimo di 1.600 euro al metro quadro. Le quotazioni si abbassano ulteriormente in località come la Lunigiana dove la valutazione media per un immobile residenziale non di lusso ha nel primo caso un valore minimo di 600 e un valore massimo di 1.400 euro al metro quadro. In controtendenza ovviamente la valutazione degli immobili sul litorale: Montignoso (2.300 3.000 euro al metro quadro), Marina di Carrara (2.000 2.300 euro al metro quadro), Marina di Massa (2.500 2.800 euro al metro quadro) e Cinquale (3.000 3.500 euro al metro
quadro).


LUCCA
Nel centro storico si va da un minimo di 2.300 euro al metro quadro ad un massimo di 3.100 euro. Cifre che diminuiscono spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 2.000 ai 2.600 euro al metro quadro) e in periferia (da 1.800 fino a 2.200 euro al metro quadro).
Le quotazioni si abbassano ulteriormente in località come la Garfagnana, la Mediavalle e la Piana di Lucca dove la valutazione media per un
immobile residenziale non di lusso ha nel primo caso un valore minimo di 900 e un valore massimo di 1.100 euro al metro quadro, nel secondo di 1.050 e di 1.300 euro al metro quadro, mentre nel terzo caso si passa da un minimo di 1.500 ad un massimo di 1.900 euro. In controtendenza ovviamente la valutazione degli immobili sul litorale della Versilia, ad esempio a Viareggio i prezzi medi vanno da un minimo di 2.000 euro ad un massimo di 2.500 euro al metro quadro.

PRATO
A Prato, a differenza di tutte le altre province della Toscana, nel centro storico i prezzi sono più bassi rispetto alle zone limitrofe: nella parte più antica della città, infatti, le quotazioni variano da un minimo di 800 ad un massimo di 2.800 euro, mentre allontanandosi dal centro salgono a 1.000 3.000 euro al metro quadro nell’area del semicentro e nel range 900 2.800 nella periferia del capoluogo.
Le quotazioni si abbassano ulteriormente in località come Montemurlo e la Valbisenzio dove la valutazione media per un immobile residenziale non di lusso ha nel primo caso un valore minimo di 700 e un valore massimo di 2.500 euro al metro quadro, nel secondo di 500 e di 2.000 euro al metro. In controtendenza i prezzi registrati nell’area della catena montuosa di Montalbano dove il range di riferimento varia da un minimo di 1.000 ad un massimo di 2.500 euro al metro quadro.

PISTOIA
Nel centro storico si va da un minimo di 1.200 euro al metro quadro ad un massimo di 2.000 euro. Cifre che diminuiscono sensibilmente spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 1.100 ai 1.700 euro al metro quadro) e in periferia (da 1.000 fino a 1.600 euro al metro quadro). Le quotazioni si abbassano ulteriormente in località come la Montagna Pistoiese dove la valutazione media per un immobile residenziale non di lusso ha un valore minimo di 700 e un valore massimo di 900 euro. In controtendenza la valutazione degli immobili in località come la AglianaQuarrata e Montale, dove i prezzi salgono oscillando da un minimo di 1.700 ad un massimo di 2.200 e da 1.600 a 2.000 euro al metro quadro.

GROSSETO
I prezzi più alti si registrano sul litorale, a Marina di Grosseto le quotazioni vanno da un minimo di 2.400 euro ad un massimo di 4.400 euro al metro quadro, mentre a Grosseto il range di riferimento va da 1.700 a 2.100 euro. Nel resto della provincia le valutazioni non differiscono di molto tra loro: in località come Braccagni e Roselle vanno da un minimo di 1.400 ad un massimo di 1.900 euro, ad Alberese invece da 1.600 a 1.900, per arrivare a Montepescali dove si scende leggermente arrivando a 900 1.100.


AREZZO
Nel centro storico si va da un minimo di 1.300 euro al metro quadro ad un massimo di 1.600 euro. Cifre che diminuiscono sensibilmente spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 1.100 ai 1.300 euro al metro quadro) e in periferia (da 900 fino a 1.100 euro al metro quadro).
Queste le quotazioni nelle altre principali località della provincia aretina: Valdarno da 1.100 a 1.300, Casentino da 1.000 a 1.200, Val Tiberina da 1.100 a 1.600 e Val di Chiana da 1.200 a 1.400 euro al metro quadro.


SIENA
Nel centro storico si va da un minimo di 2.800 euro al metro quadro ad un massimo di 3.450 euro. Cifre che diminuiscono spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 2.200 ai 2.800 euro al metro quadro) e in periferia (da 1.700 fino a 2.200 euro al metro quadro).
Le quotazioni si abbassano nettamente in località come l’Amiata (da 1.050 fino a 1.500 euro al metro quadro), la Val di Merse (da 1.400 fino a 1.900 euro al metro quadro), la Val di Chiana (da 1.200 fino a 1.700 euro al metro quadro) e l’area delle Crete Senesi (da 1.400 fino a 1.950 euro al metro quadro). In controtendenza la valutazione degli immobili in località di particolare pregio turistico ed enogastronomico come il Chianti, la Val d’Elsa e la Val d’Orcia: nel primo caso il range di riferimento varia da un minimo di 1.800 ad un massimo di 2.300 mentre negli altri due casi si va da 1.500 a 2.050 e nell’ultimo caso da 1.600 euro al metro quadro a 2.350.


FIRENZE
Nel centro storico del capoluogo toscano si va da un minimo di 3.500 euro al metro quadro ad un massimo di 6.000 euro, prezzi che scendono spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 3.000 ai 4.500 euro al metro quadro) e in periferia (da 2.000 fino a 3.300 euro al metro quadro) ma anche in località come il Chianti (da 1.500 fino a 3.000 euro al metro quadro), la Piana di Sesto Fiorentino (da 1.500 fino a 2.900 euro al metro quadro) e l’area Empolese Val d’Elsa (da 1.500 fino a 2.600 euro al metro quadro).

 

Roma, 22 settembre 2021

Fonte: Ufficio Stampa