CATASTO: TAR, NO A DECRETO DECENTRAMENTO A COMUNI
L’attribuzione ai Comuni delle funzioni catastali è un’opzione non prevista dalla legge. E’ la motivazione con la quale il Tar del Lazio ha accolto un ricorso proposto da Confedilizia per chiedere l’annullamento del decreto con il quale il presidente del consiglio dei ministri il 14 giugno dello scorso anno ha dato avvio al cosiddetto decentramento verso i Comuni delle funzioni relative al catasto.
Con il decreto, secondo quanto si è appreso, furono definiti differenti modelli alternativi per la gestione del catasto a livello locale, introducendo la possibilità di una decisione finale e di una responsabilità esclusivamente comunale nella determinazione degli estimi dei singoli immobili. Confedilizia, ritenendo che il ruolo dei Comuni debba limitarsi alla sola "partecipazione" alla determinazione degli estimi, propose ricorso amministrativo.
"L’attribuzione ai Comuni dell’esercizio della potestà autoritativa di procedere al classamento e quindi alla definizione della relativa rendita catastale – scrivono i giudici della II sezione del Tar, presieduti da Luigi Tosti – costituisce un’opzione non prevista dalla legge nell’ambito del trasferimento di funzione catastali, atteso che tale assunzione diretta di competenze è esclusa dalla nuova formulazione" di alcuni articoli del decreto legislativo che regola la materia.
Fonte: Ansa
Roma, 15 Maggio 2008