”Il mattone a Bergamo é sempre un bene di rifugio” – Lettera al quotidiano ‘L’Eco di Bergamo’ di Salvatore Ranucci, Presidente Fiaip Bergamo
Egregio Direttore,
sono Salvatore Ranucci, un vostro affezionato lettore da tantissimi anni. Attraverso L’Eco di Bergamo pubblicizzo le varie soluzioni immobiliari e commerciali che mi affidano i miei clienti.
Stiamo vivendo una pandemia globale che conta quotidianamente tantissime vittime, soprattutto in Italia, portando gravi danni all’economia e ai mercati finanziari; insomma, una forte depressione globale. Ma non sono assolutamente d’accordo con l’articolo pubblicato lo scorso Sabato 04 Aprile 2020 che riporta il seguente titolo: “Mercato della casa in crisi addio come bene di rifugio”.
Casa, addio e rifugio in grassetto, snocciolando previsioni catastrofiche e dati raccolti senza attingere a parametri scientifici. Prevedere e affermare che la casa a Bergamo non è più un bene rifugio è inesatto.
Il titolo del ‘ChiCercaCasa‘ di Sabato scorso, scoraggia gente già particolarmente sensibile ,che, per colpa della crisi è obbligata a ridimensionarsi e vendere il proprio immobile. Purtroppo questi titoloni, spalancano la porta agli “avvoltoi” e mi creda, ce ne sono tanti.
Facciamo attenzione prima di dare per morto ancora una volta il nostro settore; il mattone ha tenuto in piedi l’Italia, e la terrà ben salda ancora una volta, nonostante tutto. Il mattone, i diamanti, l’oro e le materie prime, hanno sempre rappresentato in tutto il Mondo un bene rifugio per eccellenza.Il sogno di ogni Italiano è proprio la casa e in questo momento d’incertezza, gli immobili sicuramente rappresentano ancora una volta l’alternativa d’investimento.
Oserei dire che, mai come ora che siamo costretti a viverla 24 ore su 24, sappiamo esattamente quali sono le caratteristiche che devono avere le nostre case. Prima, per una questione anche di prestigio, si prediligeva la zona centrale ed eravamo disposti ad accettare una dimensione ridotta per la comodità del Centro, ma ora sono convinto che se potessero tornare indietro, molti oggi, sarebbero disposti ad uscire dal centro per un immobile più spazioso, magari con il giardino o una piccola taverna, per la comodità di avere un locale pluriuso o per entrare in casa direttamente dal box; probabilmente ora verranno valorizzate anche quelle zone appena fuori dal Centro.Nota importantissima è quella che i tassi di interesse sono quasi a zero e piuttosto che pagare un affitto a vita, sfido chiunque a non pensare di acquistare una casa.
La nostra per altro non è mica una Città qualunque, è Bergamo: Città d’Arte, le Mura Venete sono Patrimonio dell’Unesco, abbiamo il miglior Ospedale d’Europa, le Università e un turismo d’eccellenza, cibo e cultura che ci invidiano in tutto il mondo.Sino a poco tempo fa il trend delle compravendite e delle locazioni era in leggero aumento, come possiamo presumere una catastrofe in soli 40 giorni di stop come quella affermata nell’articolo del Vostro giornalista Simone Casiraghi? Sono quasi 40 anni che faccio intermediazione e consulenza immobiliare e per soddisfare le esigenze dei miei committenti faccio ricerca mirata tutti i giorni; conosco Bergamo Alta e Bassa in ogni angolo, via, vicolo, quartiere, mi salutano anche i sassi ormai e come me, moltissimi miei colleghi. Sono in contatto quotidiano con il mio Direttivo, essendo io Presidente Provinciale di F.I.A.I.P. Bergamo (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali), Responsabile dell’Osservatorio Immobiliare di F.I.A.I.P. Bergamo, membro della Commissione OMI Agenzia Delle Entrate di Bergamo e valutatore Privilegiato di vari Osservatori e Borsini Immobiliari. A fronte di analisi aggiornate ad oggi, ritengo che prima di affermare,su un giornale autorevole come L’Eco di Bergamo, che ‘il bene più prezioso degli italiani e dei bergamaschi non è più un bene di rifugio’, si ascoltassero anche le Associazioni e le Federazioni del territorio, Fiaip, Fimaa, Anama.
A medio e lungo termine, gli immobili mantengono quasi sempre il proprio valore se acquistati al giusto prezzo e ovviamente ci sono e ci saranno delle flessioni dovute da questo stop forzato e da tutta una serie di fattori, ma è prematuro e fuorviante dare ora notizie così pessimistiche. Bergamo è Bergamo, averceli gli immobili residenziali da vendere.
Spero vivamente caro direttore, che questa mia lettera non venga cestinata, sarei soddisfatto anche solo la leggesse affinché possa conoscere la nostra opinione.
Ho provato più volte a mettermi in contatto con la Vostra direzione, ho sentito spesso anche alcuni vostri giornalisti, ma, chissà come mai, l’opinione della mia Federazione è da anni inascoltata.
Ce ne faremo una ragione, certo è che mi dispiace, ci tengo al mio giornale. Sperando di tornare alla normalità quanto prima, colgo l’occasione per porgere a Lei e tutta la redazione, i miei più Cordiali saluti.
Salvatore Ranucci
Presidente Fiaip Bergamo