In allegato gli articoli dedicati da L’Eco di Bergamo e La Rassegna all’incontro tra Confindustria Bergamo e i suoi soci collettivi (tra i quali il ns Collegio provinciale) con i candidati alle prossime politiche. Si tratta di uno degli incontri preelettorali più importanti, al quale erano presenti i candidati di punta di tutti i partiti in corsa. Il Presidente Confindustria Bergamo, Alberto Barcella, ha esordito con l’annuncio dell’accordo nazionale e provinciale tra Fiaip e Confindustria, definito come fecondo di interessanti sviluppi. Ha fatto seguito l’esposizione del documento programmatico di Confindustria, che riprende e adatta al contesto bergamasco la piattaforma nazionale elaborata dalle associazioni (come Fiaip) aderenti alla più grande confederazione imprenditoriale italiana. In allegato trovate anche il documento, con evidenziati i punti elaborati grazie al contributo di Fiaip Bergamo. Pur nella sintesi di una vasta silloge che ricomprende le istanze di molte categorie imprenditoriali, abbiamo battuto su alcuni tasti semplici ma fondamentali per la ns professione, ribadendoli nell’incontro con i candidati:
- SVILUPPO E FISCO
Per il settore edile e immobiliare è importante introdurre, come già promesso dal precedente governo, la cedolare secca al 20% sul reddito da locazione, che farebbe ripartire il motore degli investimenti immobiliari e contrasterebbe in modo intelligente il fenomeno del sommerso.
- LIBERALIZZAZIONI E PRIVATIZZAZIONI
È necessario evitare toni demagogici e distinguere tra liberalizzazione e deregolamentazione. La liberalizzazione, traducendosi in una semplificazione procedurale che libera le energie produttive da ridondanti lacci e lacciuoli burocratici, è senz’altro a beneficio del settore industriale e dei servizi. La deregolamentazione totale, in alcuni comparti delicati come ad esempio quello dell’intermediazione immobiliare, porterebbe invece ad un deficit di quella tutela dei consumatori che oggi è a fondamento dell’intero settore dei servizi.
No all’abrogazione del Ruolo agenti immobiliari e all’eliminazione dei requisiti professionali: scuola media superiore, corso ed esame.
3. BUROCRAZIA E SEMPLIFICAZIONI