Il mercato immobiliare di Torino e provincia inizia a mostrare segnali positivi. Nel primo quadrimestre del 2010 è aumentato del 5% il numero delle compravendite rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, i mutui erogati dagli istituti di credito sono cresciuti del 7% e, in linea generale, la discesa dei prezzi che si è verificata negli anni scorsi (-8% nel 2009) si è arrestata, portando a una sostanziale stabilizzazione del mercato.
E’ quanto emerge dall’Osservatorio dei prezzi degli immobili’, presentato dal Collegio provinciale di Torino della Fiaip, la Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali. La pubblicazione recensisce i prezzi di diverse tipologie di immobili – residenziali, commerciali e industriali – del capoluogo piemontese (suddiviso in 25 quartieri) e dei 132 comuni della sua provincia, con una sezione dedicata alle località turistiche dell’Alta val Susa e Val Chisone.
‘Il mattone si conferma l’investimento migliore per le famiglie e le aziende – sottolinea Lucia Vigna, presidente di Fiaip Torino -. L’inversione di tendenza sui prezzi, dopo il forte calo degli anni scorsi, è dovuto alla rinnovata fiducia degli istituti di credito verso gli acquirenti, anche se i tempi di risposta alle richieste di mutuo restano lunghi, e al rinnovato interesse delle famiglie. Nel primo semestre del 2009 abbiamo assistito a un incremento degli acquisti per investimento, sia a livello locale, sia nelle zone turistiche.
Nel secondo semestre anche le giovani coppie hanno mostrato nuovo interesse verso l’acquisto della prima casa. In generale, possiamo dire che il mercato si sta assestando sui livelli del 1997-98: nel 2009 ci sono state circa 550 mila compravendite’.
Le quotazioni presentano una situazione a macchia di leopardo: il trend dei prezzi varia infatti, a seconda delle zone, tra il +1,5% e il -2%. Le zone di pregio e gli immobili di qualita’ tengono bene: in alcune zone l’incremento dei prezzi è stato anche del 3%. Centro (fino a 6 mila euro al metro quadro sul nuovo), Crocetta (fino a 8 mila euro nella zona pedonale), pre-collina (da 4.200 a 7.000 euro nell’area Gran Madre-Crimea) e Vanchiglia (tra 2.600 e 4.000 euro) sono le aree dove la richiesta è maggiore. Sono piu’ rallentate invece le compravendite di immobili situati nelle aree periferiche urbane e di quelli di minor qualità edilizia.
‘Nonostante i primi segnali positivi – rileva Carlo Busto, delegato comunicazione di Fiaip Torino -, per il futuro la cautela è d’obbligo, anche in considerazione dell’andamento macroeconomico generale. Tutto il comparto immobiliare è in attesa degli effetti della cedolare secca sui redditi da locazione, la quale farebbe da volano al comparto degli immobili da investimento. Prevediamo un mercato con quotazioni stabili o tendenti ad un lieve rialzo, concentrato in alcune zone.
Riteniamo invece che possa trovare conferma anche nel resto dell’anno l’incremento del numero di compravendite’.
E’ quanto emerge dall’Osservatorio dei prezzi degli immobili’, presentato dal Collegio provinciale di Torino della Fiaip, la Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali. La pubblicazione recensisce i prezzi di diverse tipologie di immobili – residenziali, commerciali e industriali – del capoluogo piemontese (suddiviso in 25 quartieri) e dei 132 comuni della sua provincia, con una sezione dedicata alle località turistiche dell’Alta val Susa e Val Chisone.
‘Il mattone si conferma l’investimento migliore per le famiglie e le aziende – sottolinea Lucia Vigna, presidente di Fiaip Torino -. L’inversione di tendenza sui prezzi, dopo il forte calo degli anni scorsi, è dovuto alla rinnovata fiducia degli istituti di credito verso gli acquirenti, anche se i tempi di risposta alle richieste di mutuo restano lunghi, e al rinnovato interesse delle famiglie. Nel primo semestre del 2009 abbiamo assistito a un incremento degli acquisti per investimento, sia a livello locale, sia nelle zone turistiche.
Nel secondo semestre anche le giovani coppie hanno mostrato nuovo interesse verso l’acquisto della prima casa. In generale, possiamo dire che il mercato si sta assestando sui livelli del 1997-98: nel 2009 ci sono state circa 550 mila compravendite’.
Le quotazioni presentano una situazione a macchia di leopardo: il trend dei prezzi varia infatti, a seconda delle zone, tra il +1,5% e il -2%. Le zone di pregio e gli immobili di qualita’ tengono bene: in alcune zone l’incremento dei prezzi è stato anche del 3%. Centro (fino a 6 mila euro al metro quadro sul nuovo), Crocetta (fino a 8 mila euro nella zona pedonale), pre-collina (da 4.200 a 7.000 euro nell’area Gran Madre-Crimea) e Vanchiglia (tra 2.600 e 4.000 euro) sono le aree dove la richiesta è maggiore. Sono piu’ rallentate invece le compravendite di immobili situati nelle aree periferiche urbane e di quelli di minor qualità edilizia.
‘Nonostante i primi segnali positivi – rileva Carlo Busto, delegato comunicazione di Fiaip Torino -, per il futuro la cautela è d’obbligo, anche in considerazione dell’andamento macroeconomico generale. Tutto il comparto immobiliare è in attesa degli effetti della cedolare secca sui redditi da locazione, la quale farebbe da volano al comparto degli immobili da investimento. Prevediamo un mercato con quotazioni stabili o tendenti ad un lieve rialzo, concentrato in alcune zone.
Riteniamo invece che possa trovare conferma anche nel resto dell’anno l’incremento del numero di compravendite’.
Torino, 20 Luglio 2010
Fonte: Ufficio Stampa