Per il Presidente di Fiaip Novara Gabriele Zanetta si tratta di “un boom che supera i livelli pre Covid”
Nel 2021, il mercato immobiliare di Novara e provincia ha mostrato nuovo fermento, con prezzi in ripresa e un boom di compravendite che supera anche i livelli pre Covid-19. “Secondo le rilevazioni, le transazioni residenziali, nell’intera provincia di Novara, dovrebbero toccare quota 5.063, con un incremento percentuale complessivo circa del +29,65% e 1.158 scambi in più rispetto al 2020, che aveva registrato un totale di 3.905 scambi”. Così Gabriele Zanetta, presidente di Fiaip Novara, sulle stime presentate oggi nel Borsino immobiliare 2021 di Novara e provincia, realizzato da Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali, in collaborazione con Fimaa.
“L’aumento è significativo anche sui livelli precedenti la pandemia – aggiunge Zanetta -. Si stima che il 2021 possa registrare il +24,18% sul 2019, quando ci sono stati 4.077 passaggi di proprietà totali”.
“Nel dettaglio – aggiunge – in base alle elaborazioni sul 2021, a Novara città gli scambi dovrebbero essere 1.569 (+341 rispetto allo scorso anno) con un +27,8%, mentre nei comuni minori si arriverebbe a 3.494 compravendite (817 in più di quelle 2020), con il +30,5%”.
“Si registra inoltre una ripresa generale dei prezzi – sottolinea Zanetta -. Nel 2021 la stima dei valori vede un aumento medio di circa il 2,5%, tra Novara e provincia. Il capoluogo ha segnato un aumento dei prezzi del +1,6%, mentre i comuni della provincia registrano quasi il +3% rispetto al 2020. Nell’anno del lockdown invece, lo sprint delle compravendite registrato nel secondo semestre, non si era accompagnato da un aumento dei valori medi di vendita, al contrario erano risultati in lieve diminuzione: a Novara i prezzi nel 2020 erano scesi del -2,9% rispetto al 2019, mentre l’intera provincia aveva segnato il -1,1% con un valore medio di 913 euro al metro quadro”.
“La propensione all’acquisto di abitazioni da parte dei novaresi è evidente – commenta il presidente Fiaip Novara-. L’incremento delle compravendite, soprattutto in comuni alle porte del capoluogo, segnala la ricerca di spazi aperti, di case ariose, dotate possibilmente di giardino o terrazzo, che se prima della pandemia era un vezzo, oggi sfiora la necessità. Le metrature si allargano, dallo spazio giusto si sceglie lo spazio comodo. Si punta alle casette immerse nel verde. Il cliente tipo è la giovane coppia o la famiglia. C’è un’ampia offerta, anche in base al budget e fuori città la richiesta economica resta più contenuta rispetto ai grandi centri urbani. Così si può investire in metrature più ampie che incontrano le esigenze di famiglie che crescono e le mutate necessità, come lo smart working”.