Il Presidente Aurelio Amerio (Fiaip Torino) indica alla nuova amministrazione le priorità per il futuro del capoluogo piemontese
Infrastrutture, lavoro, riqualificazione dei quartieri e semplificazione burocratica al primo posto. Sono queste le priorità di Fiaip Torino da mettere al primo posto per il futuro della città. Ad elencare é Aurelio Amerio, Presidente Fiaip Torino, che elenca in un’intervista ad Askanews le priorità che secondo gli agenti immobiliari FIAIP hanno la precedenza nella nuova ‘governance’ cittadina.
Le infrastrutture sono basilari per il rilancio? “Le infrastrutture, come la realizzazione della Tav, il prolungamento della linea 1 della metropolitane e la linea 2, sono indispensabili per la crescita economica della nostra città e anche il settore immobiliare, che ha già subito pesanti flessioni, ne è interessato. La riprova sta nel fatto che tutte le abitazioni poste sull’asse della metro hanno acquistato maggior appetibilità commerciale sia per la compravendita che nella locazione”. L’immobilismo sulle infrastrutture, tra i vari tentennamenti della giunta che prima era a sfavore, poi a favore, ha paralizzato lo sviluppo economico della città. Mentre il resto del mondo corre e va avanti, il rischio non è solamente rimanere fermi ma è restare drammaticamente indietro: la città si spopola, la gente, soprattutto i giovani, se ne va, si scelgono città che progrediscono, che offrono opportunità. Un corridoio trans-europeo aprirebbe il nostro capoluogo al resto dell’Europa e permetterebbe un collegamento rapido alla città”.
La riqualificazione dei quartieri è un aspetto importate? “La riqualificazione è un aspetto centrale e non riguarda solo i palazzi e l’efficienza energetica, seppure importanti, ma attiene alla vivibilità dei quartieri. La riqualificazione passa dalla sicurezza e dalla viabilità. Quando ci sono cantieri interminabili come quelli al Lingotto per la metro o per il grattacielo della Regione, come quelli in corso Grosseto, un quartiere va in sofferenza. Le attività commerciali sono in perdita e se le transenne durano anni c’è chi chiude. Gli immobili commerciali e residenziali perdono di valore e chi ci abita vede l’investimento della vita, ossia la casa, in perdita. Anche errori di viabilità come piazza Baldissera sono da correggere, ma nessuno in tutti questi anni ci ha ancora messo mano per modificarla”.
Il valore degli immobili dipende anche dal grado di sicurezza dei quartieri? “Esatto. Bisogna valorizzare i quartieri e riportare l’ordine in quelli in cui manca. Ci sono zone periferiche in cui gli appartamenti valgono meno di un box auto. Se non ci sarà un’inversione di tendenza diventeranno ostaggio della criminalità. La gente per bene appena può si sposta, anche in provincia, e resteranno una sorta di ghetto criminale. Occorre riportare l’ordine con iniziative di integrazione di formazione e di lavoro utile. Si può poi dare vita a iniziative culturali, turistiche, che rendano vivibile e apprezzabile un quartiere. Al futuro sindaco indichiamo che la Federazione italiana agenti immobiliari professionali ha siglato un protocollo d’intesa con Anci Piemonte per offrire la propria collaborazione con le Amministrazioni Municipali e portare la propria esperienza del settore immobiliare al servizio dei comuni Piemontesi e della Città di Torino per il prossimo quinquennio”