Claudia Gallipoli (Fiaip Torino): “Urgente un intervento legislativo, migliaia di pratiche incagliate”.
Nel capoluogo piemontese tutte le categorie professionali unite: Agenti immobiliari, Notai, Architetti, Geometri, Ingegneri e Commercialisti
• Piemonte virtuoso, solo 4,2% di immobili completamente abusivi. La media italiana è del 15%
• Circa il 70% del patrimonio immobiliare presenta irregolarità, in maggioranza sanabili
• La Relazione di regolarità edilizia (Rre) rileva se ci sono difformità e il Salva Casa permette di sanarle
Tutela della casa e regolarizzazioni edilizie semplificate, fino al caos normativo tra la legge 105/24, detta Salva Casa, e le norme regionali in Piemonte: questi gli argomenti al centro del convegno “La nuova legge Salva Casa e il protocollo RRE (Relazione di Regolarità Edilizia): impatto su cittadini e proprietà privata”, organizzato da Fiaip Torino (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) con la partecipazione degli Ordini professionali legati al settore immobiliare, che si è svolto giovedì 19 settembre, a Palazzo di Città a Torino.
“Fiaip ha contribuito in modo diretto alla stesura di questa nuova legge con tre proposte accolte e inserite nella normativa: tolleranze per le piccole abitazioni, cambi di destinazione d’uso tra categorie omogenee (uffici in abitazioni) e nuovi parametri per l’abitabilità in riferimento alle altezze e alla superficie minima degli ambienti”, spiega Claudia Gallipoli, presidente di Fiaip Torino, aggiungendo che “questo è stato il primo incontro sul tema, che ha chiamato a raccolta tutti gli Ordini professionali della filiera della casa, dagli agenti immobiliari, che mettono in vendita l’immobile, ai tecnici che si occupano delle pratiche edilizie, fino ai notai che con l’atto concludono il passaggio di proprietà dell’immobile”.
LEGGE SALVA CASA E NORMATIVA REGIONALE: LE PROBLEMATICHE
“Il Salva Casa ha lo scopo quello di rendere più facile la vendita di immobili che presentano lievi difformità, semplificando la vita dei cittadini che vogliono chiudere con piccoli abusi immobiliari – commenta Claudia Gallipoli, presidente di Fiaip Torino -. Serve però fare rete per capire le novità introdotte e mettere a fuoco le problematiche che vi sono nella normativa in Piemonte. Per questo abbiamo bisogno di dialogare con i professionisti del settore e con le istituzioni. Solo armonizzando
l’impianto normativo di riferimento, potremmo essere nelle condizioni di applicare le opportunità offerte dalla legge 105/24”.
Un contrasto normativo che vede migliaia di pratiche incagliate sul recupero dei sottotetti, gran parte nella sola provincia di Torino.
Il motivo è la bocciatura da parte della Corte Costituzionale, avvenuta prima dell’approvazione del Salva Casa, di un articolo della legge regionale sulla semplificazione edilizia, che prevedeva le tolleranze sulle altezze dei sottotetti. Ora, la nuova legge Salva Casa su questo punto rimanda alle leggi regionali e dunque non è possibile applicarla. In assenza di un riferimento normativo chiaro, i Comuni si vedono spesso costretti a sospendere le pratiche. Per questo è necessario un tempestivo intervento legislativo regionale.
“È importante fare sistema tra tutte le categorie professionali della filiera immobiliare, come in questo evento organizzato dalla Federazione a Torino – dichiara il Presidente Nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini – rafforzando la collaborazione con le amministrazioni comunali, al fine di intercettare e, se possibile, prevenire eventuali criticità nell’applicazione pratica della legge. Non possiamo, infatti, assistere ad ostacoli nell’interpretazione della legge statale, o vuoti normativi, come nel caso della
Regione Piemonte, che rallentano l’applicazione delle leggi statali a discapito dei cittadini e della trasparenza del mercato”.
Nel corso dell’evento, moderato dal notaio Maria Teresa Pelle, sono intervenuti anche Alessandro Scilabra presidente dell’Ordine dei Notai, Giuseppe Andrea Ferro, presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Giorgio Sandrone, ingegnere coordinatore della Rete professioni tecniche del Piemonte, Luisa Roccia, presidente del Collegio dei Geometri di Torino, Maria Cristina Milanese, presidente dell’Ordine degli Architetti, Beatrice Pinelli vice presidente Fimaa Torino, Stefano Spina, referente Fiscalità immobiliare dell’Ordine dei Commercialisti.
SALVA CASA E RRE: DUE STRUMENTI COMPLEMENTARI DI TUTELA
Sono emerse le sostanziali novità della nuova legge, che insieme alla Relazione di regolarità edilizia (Rre) rappresentano una sufficiente copertura, sia dal punto di vista urbanistico, sia per la serenità delle parti, proprietà venditrice e acquirente, prevenendo così possibili contenziosi.
“Il Salva Casa e la Relazione di regolarità edilizia (Rre) sono due strumenti complementari. L’Rre verifica l’immobile e rileva se ci sono difformità, il Salva Casa permette di sanarle”, commenta la presidente di Fiaip Torino, ricordando che l’Rre è un documento tecnico, non obbligatorio, che attesta la conformità urbanistica ed edilizia dell’immobile, certificando lo stato dei luoghi, ricostruendone la storia e tenendo traccia dei vari interventi edilizi.
Sul fronte dell’RRE, da un sondaggio condotto tra gli agenti immobiliari Fiaip è emerso che circa il 40% delle compravendite concluse è corredata dalla Relazione di regolarità edilizia: “una buona pratica che promuoviamo come prerequisito per evitare controversie legali e ostacoli nelle transazioni immobiliari, che mette al riparo da possibili liti”, commenta la presidente Gallipoli. Inoltre per la maggior parte degli agenti immobiliari, l’Rre è sempre consigliabile indistintamente dal tipo di immobile, ma per molti è ancor più necessaria quando l’immobile è datato e ha subito diversi passaggi di proprietà con numerosi interventi edilizi.
SALVA CASA: ABUSI E SANATORIE. LE OPINIONI DEGLI ORDINI PROFESSIONALI
“Il Piemonte è una delle regioni più virtuose in Italia in materia di abusivismo: circa il 4,2% degli immobili è completamente abusivo contro una media nazionale del 15% (dati Cresme Istat) – sottolinea Gallipoli -ma circa il 70% del patrimonio immobiliare presenta comunque delle irregolarità.“È bene inoltre chiarire – precisa – che per gli abusi che si presentano come difformi in maniera sostanziale, per esempio un aumento importante di cubatura, o per gli immobili edificati senza permessi, la situazione non cambia. Negli altri casi, invece, è sufficiente dimostrare che le opere erano in regola con le norme edilizie all’epoca dei lavori e con quelle urbanistiche attuali”. La maggior parte delle richieste di sanatoria riguarda il recupero dei sottotetti e delle mansarde, per via delle tolleranze sulle altezze, ma proprio questo tipo di pratica edilizia al momento incontra le maggiori difficoltà in Piemonte. Tra le richieste ci sono anche le facciate dei condomini, in cui vi sono disallineamenti, spesso delle finestre, tra il progetto e la sua effettiva realizzazione, oppure modifiche interne di tramezzi e variazioni geometriche non dichiarate, verande e ballatoi chiusi in modo irregolare.
Alessandro Scilabra, Presidente Consiglio notarile dei distretti riuniti di Torino e Pinerolo:
“Il decreto salva-casa interviene sul Testo Unico dell’edilizia apportandovi una serie di modifiche che si muovono su più direttrici, ispirate dalla comune finalità di agevolare la circolazione degli immobili. In particolare, si amplia l’attività edilizia libera, si facilitano il recupero dei sottotetti e il mutamento della destinazione d’uso, si agevola la regolarizzazione degli interventi eseguiti in parziale difformità o con variazioni essenziali e si semplifica il conseguimento dell’agibilità. Novità anche in materia di tolleranze costruttive per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024 e in materia di stato legittimo: viene infatti chiarito che ai fini della determinazione dello stato legittimo delle singole unità non rilevano le difformità esistenti sulle parti comuni e viceversa”.
Luisa Roccia, presidente Collegio dei Geometri di Torino e Provincia:
“Il Salva Casa rappresenta una buona opportunità per regolarizzare piccoli abusi e lievi difformità. Ma c’è un vuoto normativo, un corto circuito con la legge regionale in Piemonte per il recupero dei sottotetti. Dalle nostre stime ci sono circa 4mila pratiche bloccate, la metà solo nella provincia di Torino. In Piemonte la legge sulla semplificazione edilizia prevedeva il recupero dei sottotetti esistenti, ma è stata bocciata dalla Corte Costituzionale prima che entrasse in vigore il Salva Casa. In quest’ultimo, l’articolo attinente rimanda alle leggi regionali e in Piemonte, dopo la bocciatura, l’attuale norma in vigore prevede la verifica di indici e parametri urbanistici. Quindi è assolutamente necessario un celere intervento legislativo regionale che uniformi l’impianto normativo”.
“Gli ingegneri e gli altri professionisti tecnici da sempre ricoprono un ruolo importante nella filiera edile e, quindi, nelle operazioni immobiliari: attori indispensabili nel valutare, sotto il profilo tecnico, la fattibilità delle operazioni, nonché la loro esecuzione mediante l’attività di progetto. Le attività professionali sono rese spesso complicate dall’analisi dello stato legittimo e dalla regolarità edilizia, da sempre propedeutiche alla progettazione”, dichiara il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri torinese, Giuseppe Ferro, al quale fa eco Giorgio Sandrone, Consigliere del medesimo Ordine e Coordinatore
della Rete Professioni Tecniche del Piemonte: “Ora che la conoscenza di tali aspetti emerge come esigenza stringente anche nella fase della compravendita, la RPT ha promosso e sensibilizzato i professionisti affinché la redazione della RRE sia predisposta con la dovuta attenzione. Nella complessità delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti, la L. 105/24 può essere un primo passo per dare riscontri positivi sulla regolarità edilizia di immobili agevolando i passaggi di proprietà”.
Stefano Spina, referente Fiscalità immobiliare dell’Ordine dei Commercialisti:
“La Relazione di regolarità edilizia, andando a certificare lo stato legittimo, oppure ad evidenziare, fin da subito, eventuali criticità, rappresenta uno strumento importantissimo per garantire, innanzitutto, le parti in caso di trasferimento di immobili o patrimoni immobiliari e, successivamente, prevenire eventuali liti in merito alle caratteristiche dei beni trasferiti. Sotto tale aspetto, il DL 69/2024, meglio conosciuto come Salva casa ha ampliato la possibilità, in determinate fattispecie, di considerare regolari oppure regolarizzare determinati abusi edilizi. Tale norma, benché imperfetta in alcuni passaggi, deve essere pertanto vista positivamente in quanto finalizzata al trasferimento di immobili legittimi dal punto di vista urbanistico”.
Maria Cristina Milanese, Presidente dell’Ordine Architetti Torino:
“La legge 105/2024, nota come “Salva-Casa”, rappresenta un passo importante verso la risoluzione di alcune problematiche legate all’edilizia. Tuttavia, il decreto affronta solo parzialmente le questioni in gioco, senza garantire una soluzione organica e uniforme a livello nazionale. La road map che ha visto gli architetti impegnati in incontri da Torino a Crotone, passando per le principali città italiane, dialogando con la politica alla ricerca di possibili correzioni, dimostra la forte sinergia tra gli ordini degli architetti e la volontà di procedere verso una direzione chiara e condivisa. Sono state apportate modifiche per semplificare alcuni passaggi procedurali, ma sussistono ancora delle problematiche e delle enormi responsabilità che gravano su noi professionisti, in un sistema di norme complicato”.
LE PROPOSTE DI FIAIP INSERITE NEL SALVA CASA: LE PRINCIPALI NOVITA’
“Fiaip ha contribuito in modo diretto alla formulazione di questa nuova legge. Sono state accolte tre delle cinque proposte presentate dalla Federazione, tra queste la più rilevante per il mercato immobiliare è quella relativa alla soglia del 6% in relazione alle tolleranze per le piccole abitazioni, una norma che riguarda soprattutto gli immobili storici del centro di Torino”, spiega il Presidente Nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini. “Un altro importante emendamento accolto e che troviamo nel Salva Casa – sottolinea – è quello sui cambi di destinazione d’uso tra categorie omogenee, cioè da uffici ad abitazione, che saranno sempre ammessi con o senza opere, agevolando l’aumento dell’offerta abitativa con conseguente calmieramento dei prezzi, facilitando l’accesso alla Casa. Inoltre, è stata accolta la proposta di Fiaip che riduce i parametri per l’abitabilità, in riferimento sia alle altezze sia alla superficie minima degli ambienti”.
“Con il Salva Casa – osserva il Presidente Nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini – si favorisce la dinamicità virtuosa del mercato immobiliare, rendendo le compravendite immobiliari più sicure e veloci, vi è infatti la necessità di rimuovere situazioni di incertezza in merito allo stato di legittimità degli immobili con riferimento alle lievi difformità edilizio-urbanistiche, che rallentano in molte occasioni le operazioni di compravendita, in alcuni casi arrivando anche a comprometterle”.
Torino, 19 settembre 2024
Fonte: ufficio Stampa