“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla, una certa qualità d’animo, il gusto per il tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo nero che spia”. (Gesualdo Bufalino)
Delle province siciliane quella di Ragusa è relativamente giovane. Infatti, venne istituita nella seconda metà degli anni venti. La zona è fra le più ricche del mezzogiorno d’Italia. Il capoluogo è una città dinamica, sede di numerose aziende ed enti. Nel ragusano vi sono grandissimi giacimenti d’asfalto, tra i più grandi d’Europa, oltre una consistente presenza di petrolio.
Il centro storico di Ragusa Ibla, caratterizzato dai suoi palazzi in stile barocco, è stato dichiarato patrimonio dell’UNESCO. Numerosi i film, divenuti dei veri cult, girati interamente ad Ibla. Davanti a tutti, Divorzio all’Italiana di Pietro Germi e Kaos dei fratelli Taviani.
A Maria Grazia Di Forti, presidente del Collegio Provinciale Fiaip – federazione italiana agenti immobiliari professionali – di Ragusa, abbiamo chiesto una riflessione sulla sua terra e gli abitanti.
“Qui la gente è ancora genuina, lavora e produce, oltre ad essere particolarmente generosa. Il numero dei donatori Avis , in rapporto agli abitanti, è secondo soltanto alla città di Milano. Per chi viene da fuori è uno spettacolo guardare Ibla, la sera e dall’alto, così simile ad un presepe d’altre epoche. Insomma, parlo di luoghi bellissimi e paradisiaci, come li ha recentemente definiti Roberto Benigni, che lo scorso settembre ha visitato questa provincia”. Ha risposto la signora Di Forti.