Il mercato immobiliare di Palermo prevede prezzi stabili per tutto il 2024, con una media dello 0,53%, mentre il 2023 si chiude con una lieve diminuzione del numero di compravendita. Le locazioni si attestano all’8,35%.
Guardando al centro città, si ha un +5% per i prezzi di vendita e un +8% per i valori di locazione. Le previsioni per il 2024 sono positive perché Palermo risulta fortemente attrattiva per l’investimento ed alcune zone semi centrali sono accessibili per l’acquisto della prima casa.
I prezzi della zona centro, a Palermo, si aggirano sui € 1800,00/3000,00 mq. La locazione di un bilocale si attesta sui € 500,00, di un trilocale sui € 700,00/900,00 e di locali più grandi sui € 700,00/1200,00.
Analizzando il secondo semestre del 2023, l’andamento delle localizzazioni è stato differente in base alle zone: il “centro” (quindi Massimo Pignatelli Aragona, Goethe, via Roma, Cavour, Scordia, Amari) ha registrato un +5% ed un +5,36%, a seconda delle localizzazioni; in aumento anche la zona semi centrale con +5%, +7% e +9% in base a localizzazione e pregio; nelle altre zone, invece, si è registrato un -3,57%, compresa l’area del Foro Italico, via Lincoln, con un -4,26%. I prezzi di ville e villini si mantengono stabili.
Per quanto riguarda la Provincia, scendono i prezzi delle locazioni ad eccezione di Bagheria, Castelbuono e Cefalù, che si mantengono invece stabili. In aumento Ficarazzi, Isola delle Femmine, Lascari, Monreale, Partinico e Terrasini (+4%). In generale, l’aumento si è attestato al +2,50%.
Parlando del “non residenziale”, la città di Palermo registra un lieve calo: -1,20% nel commerciale ed un -3% nel terziario; mentre la provincia si mantiene stabile con Bagheria e Cefalù.
«Palermo è attrattiva per l’acquisto della seconda casa – commenta Marco Burrascano, Presidente FIAIP Palermo -, sia per locazione breve ad uso turistico nelle zone centrali, sia per locazione transitoria per fuori sede. In crescita la richiesta di acquisto nelle zone semi centrali ben collegate coi mezzi pubblici». «Palermo ha le basi per scalare le classifiche immobiliari – ha aggiunto Burrascano -, prova ne sono la velocità e il numero di scambi nelle agenzie immobiliari che individuano il corretto “pricing”. Il tempo medio di vendita è inferiore a 30 giorni laddove il prezzo è determinato da una corretta e propedeutica valutazione professionale. I prezzi sui portali di pubblicità si discostano con punte del 15% dal reale compravenduto laddove la loro permanenza sui portali si protrae per oltre il mese».