Era ormai una vera e propria esigenza per Notai, Architetti, Ingegneri, Geometri, Periti Industriali ed Agenti Immobiliari, trovare un linguaggio comune in merito alla redazione di questo importante documento necessario nei trasferimenti immobiliari.
Costituito un gruppo di lavoro, in questi mesi si è riunito più volte per predisporre un documento condiviso, sono state approfondite varie casistiche che possono presentarsi nella redazione di tale documento ed è stato redatto un vademecum tecnico, presentato a più di 550 professionisti, che possa dare uniformità a livello provinciale.
"Non è la prima volta che i Professionisti dell'Immobiliare, su invito di FIAIP, si riuniscono collaborando – riferisce Francesco La Commare Presidente FIAIP Siena e Coordinatore del Comitato tecnico scientifico del Centro studi nazionale Fiaip – per cercare di dare uniformità ad un operato comune, già nel 2014 è stato presentato, dopo un anno di lavoro, un documento unitario per la determinazione della superficie commerciale degli immobili, lo “Standard unico provinciale per la misurazione del metro quadro commerciale”. Un documento divenuto indispensabile ed adottato da tutti i professionisti del settore a livello locale ma anche esportato in molti altri territori che lo hanno recepito ed adottato.
Auspico che questa ritrovata e proficua collaborazione tra i Professionisti dell'Immobiliare ridia vitalità alla Consulta Interassociativa e si possano programmare periodicamente degli incontri di formazione e confronto tra tutti gli iscritti in un'ottica di crescente collaborazione e condivisione ma soprattutto qualità dei servizi da offrire alla clientela."
Il protocollo sottoscritto segnala l'importanza di informare e sensibilizzare le parti interessate alla vendita di un immobile, di far verificare preventivamente da un tecnico la conformità edilizia e catastale del bene, al fine di essere maggiormente tutelati e consapevoli e poterne promuovere la vendita attraverso le Agenzie Immobiliari in totale regolarità senza possibili sorprese che sarebbero potute sorgere se si fosse redatto il documento in un secondo tempo magari dopo aver chiuso accordi economici con scadenze temporali che non si sarebbero potute più rispettare.
La redazione della Relazione sarà effettuata da un tecnico dopo un'accurata ricerca presso gli archivi comunali per l’individuazione dei titoli edilizi che hanno autorizzato la realizzazione del fabbricato e le modifiche nell'immobile, il cosiddetto “accesso agli atti” e dopo aver effettuato un accurato sopralluogo sul posto.