Ici, patrimoniale sulla casa: questi sono le voci sulle nuove tasse che maggiormente si rincorrono in questi giorni. Secondo il presidente di Fiaip Veneto Moreno Marangoni sarebbe sicuramente sbagliato e depressivo prendersela ancora una volta con chi ha fatto o sta ancora facendo molti sacrifici per acquistare una casa. Marangoni sottolinea che l’ici è già presente sulle seconde case e la reintroduzione per la prima casa sarebbe gravosa soprattutto per chi ha acquistato con un mutuo e si trova spesso con pochi margini nel bilancio familiare. Andrebbe ancora peggio per le coppie, soprattutto i giovani che vogliono mettere su casa, poiché nonostante il periodo favorevole all’acquisto, dovuto alla discesa de valori degli immobili, gli spread e quindi le rate per i mutui sono saliti; se poi consideriamo che, per acquistare, questi ragazzi danno fondo a tutti i loro risparmi e in parte a quelli dei loro genitori, dover sostenere un balzello di questo tipo diventa depressivo e difficoltoso in particolar modo per i primi anni dal momento dell’acquisto.
Marangoni sottolinea che il comparto immobiliare con tutta la sua filiera che va dalle agenzie, notai costruttori, artigiani, industrie, progettisti, arredamenti e molto altro, la lista è molto lunga, incidono per quasi un quarto di PIL. Quindi come si fa a parlare di crescita se invece di incentivare il motore, si tende a deprimerlo? Capisco che la coperta è corta, sottolinea Marangoni, ma bisogna prendere atto della realtà. In questo momento stanno chiudendo molti operatori del settore, lasciando a casa anche qualche dipendente.
Se proprio si deve tassare, vediamo almeno di esentare chi è all’inizio di un percorso; ad esempio o introduciamola per chi ha già attraversato una parte del guado, magari dopo 10 anni dall’acquisto. Se poi parliamo di patrimoniali a questo punto non ci siamo proprio, non si può tassare chi dopo aver pagato le tasse con i propri risparmi e magari con il sacrificio durato anche trent’anni pagando regolarmente un mutuo, oggi è proprietario di una casa. Se proprio si deve, almeno rivolgiamoci ai possessori di grandi patrimoni, ai fondi che gestiscono patrimoni immensi e godono di agevolazioni che i privati non hanno.
La soluzione va trovata in modo diverso: per mettere tasse non serve un luminare; per fare la ripresa invece ci vogliono idee, bisogna oliare e incentivare il meccanismo lì dove si è inceppato.
Fiaip Veneto ha delle proposte: abbiamo dei centri da riqualificare, appartamenti su fabbricati degradati, negozi e uffici che sono chiusi in aree dove i comuni hanno investito, serviti da mezzi pubblici e molto altro. Questi centri e queste zone oggi non sono appetibili per i giovani, ma le case costano poco, con alcuni incentivi, e una giusta promozione in questo senso, potremmo generare dei circuiti virtuosi mettendo in moto dei volani incredibili. Questo processo potrebbe riguardare e coinvolgere molti enti che vanno dallo Stato alle Regioni, ai Comuni alle provincie, ognuno potrebbe mettere qualche cosa, il ritorno generato da una filiera controllata sarebbe enorme sia in termini di riqualificazione, tasse, occupazione, risparmio energetico, sicurezza e servizi. Insomma, dobbiamo rivoluzionare il modo di pensare, sottolinea il Presidente di Fiaip Veneto: se facciamo sempre le stesse cose non possiamo aspettarci risultati diversi.
Servono misure di sostegno al mercato delle locazioni , specialmente quello del residenziale – continua Michela Ziero, delegata regionale alla comunicazione, editoria ed informatica – come hanno dimostrato le rilevazioni del nostro Osservatorio Immobiliare regionale , il settore residenziale in qs campo mostra un aumento del numero delle transazioni pari al 3,7%. Sono sempre più numerose le giovani coppie che ricorrono alla locazione date le difficoltà che incontrano nell’acquisto della prima casa, dovute anche alla difficoltà di accesso al credito. L’attuale crisi economica ha comunque visto affacciarsi sul mercato delle locazioni anche una clientela più matura. Vanno premiati quei proprietari che stipulano contratti a canone agevolato, il cosidetto 3+2, garantendo l’ICI agevolata in tutti i Comuni. Dall’altro lato, vanno prese misure adeguate affinchè vengano immessi nel mercato gli immobili sfitti, che se da un alto rappresentano una risorsa inutilizzata dall’altro lato possono nascondere locazioni non dichiarate. Non dimentichiamo che un immobile locato rappresenta una grande risorsa per lo stato in quanto consente di introitare Irpef e di creare un indotto in termini di altre imposte o tasse pagate per servizi relativi ad utenze. Ici senz’altro agevolata, pertanto, per qualsiasi tipo di locazione premiando chi decide di stipulare contratti a canone ridotto, qual è quello concordato.