Locazioni brevi ad uso turistico: 13 Associazioni di categoria presentano un documento al Ministero del Turismo

Tredici organizzazioni rappresentative del settore immobiliare hanno redatto un documento in materia di affitti brevi turistici. Le organizzazioni hanno sottoposto nei giorni scorsi al ministro del Turismo Daniela Santanchè una serie di proposte operative per rendere il settore più funzionale, trasparente e attivo.

Sono cinque le proposte avanzate nel documento congiunto: si propone un unico adempimento a carico del proprietario che decida di locare per un periodo inferiore ai trenta giorni (o al gestore professionale del suo immobile), una comunicazione telematica alla Questura circa i dati e le informazioni normativamente richiesti con l’assegnazione di un codice identificativo o numero di registrazione. In secondo luogo si ritiene necessario uniformare le normative regionali che coinvolgono le locazioni brevi, troppo spesso differenti tra loro nel trattare la stessa materia. Nell’intento di favorire una maggiore trasparenza del settore, si richiama l’urgenza dell’avvio operativo su tutto il territorio italiano del “Codice Identificativo Nazionale” (CIN), da riportarsi in tutte le comunicazioni di offerte di locazione di immobili nonché della relativa Banca Dati, al fine di garantire i consumatori circa la legittimità dell’offerta. Si propone, inoltre, di abrogare la disposizione che attribuisce al Comune di Venezia il potere di stabilire – per altro con riferimento alle sole persone fisiche – se, come e quando un proprietario possa esercitare il diritto di locare il proprio immobile. Si propone, inoltre, di abrogare la norma inserita nella legge di bilancio 2021 che trasforma obbligatoriamente in imprenditore il proprietario che intenda locare per periodi brevi più di quattro appartamenti, con tutti gli adempimenti conseguenti.

Leggi il documento

 

Roma, 11 aprile 2023

Fonte: Ufficio Stampa